Vittorio Di Salvo, Salvatore Leto e Massimiliano Lo Biondo si presentano alla città
MONREALE, 20 settembre - Una cosa è certa: Monreale necessita di una svolta. Una sterzata in grado di far prendere un corso diverso alla sua storia ed alla sua economia. E' stato questo l'argomento coagulante sul quale hanno fondato le proprie argomentazioni i tre candidati alle primarie del Pd.
In un aula consiliare affollata Vittorio Di Salvo, Salvatore Leto e Massimiliano Lo Biondo (in rigoroso ordine alfabetico) si son presentati alla cittadinanza nel corso del primo appuntamento fissato dal Partito Democratico, in vista delle primarie che serviranno ad indicare il candidato sindaco del partito, che si terranno domenica 13 ottobre a Monreale ed in quattro frazioni. E' stata quindi l'occasione per fare conoscenza con i tre candidati, perlomeno con le loro idee, i loro programmi, considerato che tutti e tre, a vario titolo, sono personaggi conosciuti alla città.
Situazione finanziaria del Comune, problematiche dei rifiuti, assistenza sociale, turismo, riorganizzazione del personale, scuola. Un ventaglio di argomenti che sono finiti sul tappeto e che, ognuno dei candidati, a modo suo, ha trattato nel corso dell'appuntamento. L'incontro, presentato dal segretario cittadino del partito, Fabio Ganci, è stato moderato da Roberto Gambino. Eccone una breve sintesi.
Vittorio Di Salvo: "Credo si debba guardare più ai contenuti che all'immagine. La prima cosa che farei? Farei pulizia per ridare dignità a Monreale. Pulire Monreale da chi ha influenzato questo ventennio. Noto con dispiacere che Monreale vive un degrado culturale. Per i rifiuti non c'è ancora un piano e l'Ato è il buco nero dei conti pubblici. Il debito ammonta a 13 milioni di euro. Colpa di una gestione scellerata e delle assunzioni clientelari del 2005. Centrale è il tema dei servizi sociali, che prima erano un fiore all'occhiello del nostro Comune. Occorre liberare risorse, chiave di volta per lo sviluppo di questa città".
Massimiliano Lo Biondo: "E' importante che ci sia questa passione per la politica. Monreale è stata offesa, oltraggiata, adesso abbiamo la possibilità di essere protagonisti del nostro destino. Dobbiamo saper programmare in una città in cui ognuno deve avere la possibilità di dire la sua su ciò che accade. Monreale vive una crisi d'identità ed un forte decadimento della sua storia. Tanti anni fa veniva la regina d'Inghilterra. Adesso bisogna guardare al bene comune. Noi qui non siamo avversari, ma una risorsa, sapendo che la ricchezza delle idee a qualcuno fa paura. Monreale merita di tornare ai fasti dei temi illustri, una città che non abbia nulla da invidiare a tante altre".
Salvatore Leto: "Non credo di essere il coniglio uscito dal cilindro, la mia militanza politica è lunga ormai più di vent'anni, dai tempi della Figc. Credo, però, che sia stata una scintilla di follia, accesa il giorno della mancata elezione di Romano Prodi a Presidente della Repubblica. Questo "tridente" ha rivoltato i contenuti della politica. Non vogliamo una Monreale "cool". Dobbiamo partire dal nostro patrimonio paesaggistico e umano, motivare i dipendenti. Non possiamo permetterci i fannulloni. Oggi il turista arriva, guarda a e se ne va, perchè siamo stati incapaci di attivare politiche che li trattengano. Dobbiamo trovare ricchezza in ciò che abbiamo ed abbiamo bisogno di persone che facciano politica, che facciano il Pd promotore del Rinascimento".
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