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Adottiamo misure efficaci per la realizzazione del Parco dell'Oreto

| Enzo Ganci | Politica

Di Salvo: "L'amministrazione comunale ha il dovere di valorizzare l'area"

MONREALE, 21 agosto - "E' necessaria l'adozione di alcune misure importanti per valorizzare il bacino dell'Oreto, che si estende nei territori di Monreale, Palermo ed Altofonte per 19 chilometri e che adesso è un luogo abbandonato, una discarica a cielo aperto, il regno dell'abusivismo".

Il messaggio lo lancia Vittorio Di Salvo, candidato alle primarie del Pd su un argomento, quello della realizzazione del Parco dell'Oreto, il cui progetto è iniziato concretamente nel maggio del 2002 quando i Comuni di Palermo, Monreale ed Altofonte siglarono un protocollo d'intesa. Sono passati 11 anni, e tutto è fermo al 2011 quando si era arrivati alla perimetrazione dell'area protetta da tutelare e valorizzare in vista dell'istituzione del parco.

"Sono del parere - dice Di Salvo - che l'amministrazione comunale abbia il preciso dovere di valorizzare un'area ed un fiume che si legano strettamente alla storia della nostra città, e dei territori circostanti e ne fanno parte integrante dal punto di vista non solo ambientale ma anche culturale. Proprio per questo credo che vadano adottate alcune importanti misure, come la realizzazione del collettore fognario di Pioppo. Un'opera attesa da tanti, troppi anni che eviterebbe l'inquinamento del torrente Sant'Elia che convoglia le sue acque nell'Oreto. Importante pure incaricare, insieme agli altri Comuni interessati, la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di emanare i necessari provvedimenti per l'adozione del "vincolo paesaggistico" per l'intero territorio del bacino imbrifero dell'Oreto, con esclusione dei centri urbani, che consenta il controllo di tutte le attività di trasformazione del territorio.

Riconvocare il tavolo tecnico, fra i Comuni interessati, la Regione, l'università di Palermo, la Soprintendenza e una rappresentanza dell'associazioni ambientaliste, per continuare il lavoro intrapreso, per definire i diversi aspetti che riguarderanno la futura gestione del parco: aree da tutelare e livello di tutela; aree da risanare come scarichi fognari diretti nel fiume; aree di valenza storico-culturale da valorizzare, percorsi di fruizione da parte dei cittadini". "Necessaria - prosegue ancora Di Salvo - la sensibilizzazione e collaborazione con la Regione per avere uno strumento legislativo che consenta la nascita dei cosiddetti "Plis" parchi locali d'interesse sovracomunale. Proprio nei mesi scorsi, su sollecitazione di diverse associazioni ambientaliste, è stato presentato all'ARS un disegno di legge che consente l'istituzione dei parchi locali con valenze non solo naturalistiche, ma anche storiche e paesaggistiche".

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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