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Un progetto contro la dispersione scolastica: missione rumena per Salvo Lo Giudice

| Enzo Ganci | Politica

Il deputato regionale a colloquio con il governo di Bucarest

BUCAREST, 16 giugno - Adesso c'è l'avvio di un progetto finalizzato a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, ma presto potrebbe essere avviato un efficace confronto finalizzato all'utilizzo dei fondi europei, tema sul quale punta molto il presidente della Regione, Rosario Crocetta.

E' questa la sintesi della missione rumena che il deputato regionale, Salvo Lo Giudice ha effettuato in questi giorni. A Bucarest Lo Giudice e Oddo si sono recati in rappresentanza della fondazione Federico II, incontrando il ministro del Lavoro, Dimitru Stefoni, nell'ambito di un accordo tra il governo locale e la

fondazione su due progetti contro la dispersione scolastica finanziati dal Por- Romania. "Questa missione - afferma Nino Oddo - è a totale carico del governo della Romania ed ha l'obiettivo di incentivare l'utilizzo dei fondi comunitari. Sia la Sicilia che la Romania finora hanno utilizzato solo il 16% delle risorse del Por 2007-13. Ma recentemente la partnership tra la Romania la Federico II ha già prodotto due progetti denominati Sos, che hanno portato 200 mila euro solo nelle casse della nostra Fondazione".

"In Romania - dice Salvo Lo Giudice, che è componente del Cda della Federico II – ci si è confrontati anche sui sistemi di formazione e istruzione. Quelli europei e quindi anche quelli siciliani, devono essere adeguati alle esigenze della società dei saperi e alla necessità di migliorare il livello e la qualità dell'occupazione, e soprattutto devono tenere conto della necessità di accompagnare i soggetti durante tutta la loro esperienza lavorativa, in ottemperanza al principio del "life long learning". In Romania – continua Salvo Lo Giudice - c'è terreno fertile per spingere gli imprenditori a delocalizzare i loro investimenti, prassi, questa, favorita dal fatto che la Romania ha incentivato gli investimenti nel suo paese grazie anche ad una serie di agevolazioni fiscali, in primis l'aliquota unica di tassazione dei redditi al 16%, e attraverso la semplificazione delle procedure per la costituzione delle società.

Di certo per poter attrarre investimenti anche nel nostro territorio è necessario avviare politiche che almeno facilitino e semplifichino le procedure burocratiche per le fasi di start–up. Dall'accordo tra i due governi, sancito con un protocollo d'intesa, nasceranno presto nuove opportunità per incrementare gli affari di tanti investitori isolani".

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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