L'energia prodotta garantirà al Comune un aggio del 3 per cento
Partiranno lunedì prossimo i lavori di realizzazione del primo impianto fotovoltaico del Comune di Monreale. Ieri mattina il sindaco Filippo Di Matteo ha firmato la convenzione per la realizzazione e la gestione di un impianto da 5 megawatt. La struttura sorgerà in contrada Scardina, una zona ubicata nelle vicinanze di Camporeale, pur facendo parte del vasto territorio del Comune di Monreale.
A realizzarlo sarà l’azienda toscana Elios Power, che poi lo gestirà per dieci anni. I tempi di installazione dovrebbero aggirarsi sui 7-8 mesi. C’è da considerare, quindi, che per la prossima primavera l’impianto potrebbe essere pronto. Il progetto è stato istruito dal comune di Monreale, che dalla produzione e dalla successiva vendita di energia usufruirà di un aggio, proporzionale alla quantità di energia prodotta. «La realizzazione del potente impianto nella nostra città – dichiara Di Matteo- sarà un motivo di orgoglio anche per la Regione che dimostrerà, così, una spiccata sensibilità ambientale ma, che vedrà anche importanti ricadute sul territorio, soprattutto in virtù degli sviluppi occupazionali che il progetto potrà avere». Importante per il sindaco l’aspetto economico che deriva dall’installazione dell’impianto. «L’amministrazione – prosegue il sindaco - riceverà un contributo, finalizzato alla compensazione delle criticità ambientali, pari al 3 per cento dalla vendita dell’energia prodotta, che sarà destinato a bilanciare la perdita ambientale. Inoltre la società realizzerà a proprie spese un impianto fotovoltaico da 30 kilowatt "picco" su un edificio comunale, che sarà individuato in seguito». Probabile che sia una scuola, in modo da alimentare senza problemi, specie per il riscaldamento invernale. Va detto, infine, che oltre a garantire la manutenzione e la gestione dell’impianto, verserà alle casse comunali 5 mila euro per borse di studio da destinare a studenti che faranno particolari studi sull’energia rinnovabile. Il primo cittadino ha sottolineato che nella convenzione è stata data priorità alla manodopera locale.