Passa l'emendamento Caputo, indennizzo per le aziende agricole danneggiate dalla diossina di Bellolampo

La Regione, dopo il rogo, ne aveva vietato la commercializzazione dei prodotti

PALERMO, 30 aprile - L'estate scorsa erano state fortemente danneggiate a causa dell'inquinamento provocato dalle esalazioni di diossina dopo il vasto incendio che mandò i fumo diverse tonnellate di rifiuti della discarica di Bellolampo.

Adesso le aziende che a causa di quell'episodio hanno subito il danno potranno essere ricompensate. Si tratta di molte aziende agricole e zootecniche, diverse delle quali ricadenti nei territori di Montelepre e Monreale e Torretta, confinanti con la discarica, per le quali la Regione ha previsto la somma di 300 mila euro.

A causa di quelle esalazioni, infatti, la Regione, con decreto dell'assessore alla Salute, aveva imposto alle aziende il divieto di produrre e commercializzare i loro prodotti agricoli con conseguente danno per le aziende produttive.

Il provvedimento di finanziamento, approvato adesso dalla Regione, è contenuto in un emendamento a firma del deputato Salvino Caputo approvato in Commissione Bilancio dell'Ars per sostenere le aziende colpite dal pericolo diossina. L'emendamento autorizza Il Dipartimento regionale della Protezione civile ad attivare le procedure per risarcire le aziende agricole. La Commissione Bilancio ha approvato l'emendamento Caputo, che è

stato sottoscritto da tutti i deputati presenti in Commissione. "Subito dopo l' incendio della discarica - dichiara Caputo - i tecnici dell'assessorato alla Sanità avevano interdetto la produzione agricola e zootecniche determinando gravissimi danni alla economia agricola del territorio. Grazie al voto della Commissione - ha continuato Salvino Caputo - sara' possibile avviare le procedure per ristorare tutti gli agricoltori che hanno subito danni economici e ambientali ed evitare ulteriori danni al comparto produttivo".

Intanto Caputo ha ottenuto le rassicurazioni dall'assessore regionale per la Salute, Lucia Borsellino, che lunedì avvierà le procedure per la revoca del provvedimento che vieta le produzioni agricole nel comprensorio. Le analisi infatti svolte dai tecnici dell'Arpa non hanno evidenziato pericoli per l'ambiente non avendo riscontrato presenze di sostanze inquinanti.