Ennesimo botta e riposta tra il cantautore ed il deputato regionale
MONREALE, 14 aprile - L'ennesima polemica, l'ultima di una lunga serie, se la sono giocata a distanza. Ieri pomeriggio è andato in onda l'ultimo battibecco tra Franco Battiato, ex assessore della giunta Crocetta e Salvino Caputo, che non gli ha mai fatto mancare le stilettate.
La polemica è stata innescata dalle dichiarazioni del cantautore siciliano che nel corso della tramissione televisiva "TV Talk", in onda su Raitre ieri pomeriggio, ha attribuito al decisione del governatore Rosario Crocetta di revocargli l'incarico di assessore regionale al Turismo al presidente del Senato, Piero Grasso ed alla battaglia condotta "da certa destra", con chiara allusione alla parte politica di cui ha sempre fatto Caputo, che è stato il principale alfiere della crociata contro Battiato.
"La decisione di rimuovermi presa da Crocetta - ha detto Franco Battiato in ordine alle polemiche sollevate dalle sue parole sulle "troie in Parlamento" - e' stata determinata molto probabilmente da un signore che e' presidente del Senato e da un'area dell'Ars che mi trovava insopportabile". Posizioni, quelle del governatore siciliano, che ha anche detto di avere rimosso il musicista per sottrarlo al linciaggio mediatico e alle accuse di misoginia, che per Battiato "esprimono una forma di vigliaccheria tipica di chi ha bisogno di sentirsi nel branco e quindi protetto. Io resto un essere libero e quello che ho detto a Bruxelles lo dico da anni", ha aggiunto. "Con le mie parole, che tanto hanno fatto discutere, non c'entrano le donne. Mi riferivo a quelle persone, uomini o donne che siano, che danneggiano la politica italiana" .
"Non c'è nessuna trama di palazzo né una congiura di partito contro Franco Battiato - ha replicato Caputo a stretto giro di posta - ma semplicemente la sua incapacità a fare l'assessore regionale. Anzi verrà ricordato come il peggiore degli assessori che ha bloccato e ha danneggiato irreparabilmente il turismo in Sicilia. Farò sicuramente parte di quella destra che lo ha osteggiato - continua Caputo - ma non è stato cacciato per colpa di qualcuno altro, ma solo per essere stato volgare e per avere attaccato le Istituzioni utilizzando un linguaggio offensivo contro le donne, frasi non consone per chi rappresenta un Governo.
Ricordo - puntualizza Caputo - all'ex assessore che non si può essere al servizio dei siciliani mentre si è in giro per il mondo a curare i propri interessi economici. Credo che faccia meglio a continuare nel suo percorso artistico dove è stimato e apprezzato da tutti, piuttosto che continuare a fare danni anche da ex assessore lanciando teoremi e inesistenti".