"La norma mortifica le tante professionalità interne al Comune"
MONREALE, 11 aprile – "Va cambiata la norma che obbliga le amministrazioni comunali ad avvalersi di componenti esterni nelle commissioni di gara, pur quando queste sono in presenza di qualificati membri interni"
Arriva un secco no del sindaco di Monreale Filippo Di Matteo contro questa norma, la legge regionale 12/2011 che al'articolo 8 prevede il non utilizzo delle professionalità interne all'amministrazione comunale. Per Di Matteo la norma costituisce una vera e propria "vergogna".
Il primo cittadino si spinge oltre, ritenendo il ricorso ad operatori esterni all'amministrazione contrario alle norme di legge ed alla giurisprudenza civile e contabile, che non consentono il ricorso a professionalità esterne laddove ve ne siano in pianta organica. "Non si comprende - ha dichiarato Di Matteo - perché il presidente di gara debba essere individuato fra i dirigenti dell'Ente, mentre i membri esperti devono essere pagati e presi dall'esterno pur avendo dipendenti esperti nei rispettivi settori". "In nome di una retorica trasparenza, a fronte di una presunta e gratuita opacità - ha aggiunto il sindaco Di Matteo - non è giusto e corretto il forzoso non utilizzo delle professionalita' interne al mio Comune, che quotidianamente svolgono il loro lavoro con onestà e competenza"."Considero - ha concluso Di Matteo - l'articolo 8 della legge regionale 12/11 una vera vergogna siciliana ed invito il governatore Crocetta a cambiare subito questa norma per restituire dignità ai dipendenti comunali ed alla loro professionalità".