Domani in aula la mozione di sfiducia al sindaco: un solo precedente storico

Nel maggio '99 fu sfiduciato Salvino Pantuso

MONREALE, 26 marzo - Domani mattina il Consiglio comunale è chiamato ad esprimersi sulla mozione di sfiducia presentata da dodici consiglieri dell'opposizione contro il sindaco Filippo Di Matteo. E' la seconda volta che accade da quando è in vigore la legge sull'elezione diretta del primo cittadino.

L'unico precedente risale al 13 maggio 1999. In quella data il sindaco in carica era Salvino Pantuso, che era stato eletto il 7 giugno '98 con 8.541 voti (61,3%), dopo aver battuto al ballottaggio Franco Nocera che si era fermato a quota 5.390 (38,6%). Fu una "sindacatura" breve quella di Pantuso. La sua amministrazione, infatti, durò soltanto 11 mesi. Il 26 aprile del '99 contro di lui fu presentata una mozione di sfiducia da 13 consiglieri, successivamente approvata, come detto, il 13 maggio con 13 sì, 4 no: Pietro Madonia, Angelo D'Alcamo e Castrense Di Nicola (Patto Segni) e Filippo Ferraro (UDF). ed un astenuto (il presidente del Consiglio Comunale Domenico Palma).

Pantuso, per scongiurare la sfiducia, già qualche tempo prima aveva tentato un'apertura a sinistra, cercando di coinvolgere i "DS", ma questi non raccolsero il suo appello, proseguendo sulla strada intrapresa, contribuendo alla conclusione dell'esperienza amministrativa del sindaco di allora. I cinque consiglieri che non votarono la sfiducia a Pantuso presentaorono il ricorso al Co.re.co contro la mozione di sfiducia, ma la sostanza non cambiò.

Per reggere le sorti monrealesi, fino alla successiva elezione del dicembre '99, il presidente della Regione di allora, Angelo Capodicasa e l'assessore agli Enti Locali, Salvino Barbagallo, inviarono il commissario straordinario, Carlo Pecoraro, funzionario in pensione della Presidenza della Regione. Pecoraro restò in carica fino al 12 dicembre '99, quando venne eletto per la seconda volta sindaco di Monreale, Salvino Caputo.