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Polemiche cittadine, le repliche di D'Alcamo, Caputo e Lo Coco

| Enzo Ganci | Politica

D'Alcamo: "Smith? Lusingato" Caputo: "Dichiarazioni fuori luogo" Lo Coco: "Rispondo ai cittadini"

MONREALE, 24 febbraio - Santo D'Alcamo si dice lusingato di essere paragonato ad economisti come Smith, Mario Caputo e Pippo Lo Coco, accostati a Keynes e Modigliani, non alimentano la polemica, ma di certo nei prossimi giorni, intraprenderanno azioni politiche conseguenziali.

Certamente non si concluderà qui la polemica a distanza tra l'amministrazione comunale ed i tre consiglieri di opposizione "rei" di aver criticato apertamente la manovra di riequilibrio di bilancio.

" Lusingato di essere fra i pochi consiglieri citati, addirittura al pari di un deputato regionale, mai pensato di meritare tanta gloria - risponde D'Alcamo - . Certo però che i cittadini ascoltano e sanno valutare. E' chiaro che il paese è al declino, ma è altrettanto chiaro che di questo declino fanno parte tutte le scelte politiche della Giunta Di Matteo, che in carica da quattro anni si è resa responsabile del disastro. Basta solo pensare ai 453.000 euro di incarichi legali che l'avvocato Di Matteo ha avuto dalle vecchie amministrazioni Caputo, ovviamente tutte cause regolarmente perse, e di quelle che attribuisce adesso ad un avvocato del suo stesso studio, giusto per spendere bene i 500.000 euro l'anno del capitolo spese legali. Mi pare un gesto di alta levatura politica ed economica. Dice che Caputo e Gullo sono responsabili del declino, li denunci alla corte dei conti e vedremo chi ha ragione. Forse non riesce perché lo stesso Caputo era il suo il suo vicesindaco e big sponsor alle ultime elezioni ed a lui deve il ruolo che ha. Parla di ATO e dimentica di aver nominato Caputo, Presidente dell'ATO nel 2010-2011, con un debito fatto negli anni 2010-2011-2012 pari a nove milioni di euro, ed un costo del servizio passato da 3,9 del 2009 a 7,8 del 2012. Da queste cifre è chiaro quanto sia stato un grande economista il sindaco e la sua Giunta. Orgoglioso di essere ciò che sono e sempre coerente e cosciente di quanto detto e di quanto fatto, credo che questa amministrazione debba solo dimettersi, chiedere scusa, alla città e andare a casa".

Mario Caputo, invece, preferisce un profilo sobrio, evitando di alimentare la polemica: "Ritengo ancora oggi la politica una cosa seria - afferma il consigliere comunale - e non mi permetto di fare una replica a dichiarazioni che si commentano da sole dell'amministrazione comunale che ritengo fuori luogo in un momento così delicato della vita della città".

"Mio dovere è quello di rappresentare i cittadini, ecco perchè ho preso questa posizione in Consiglio - dice dal canto suo Pippo Lo Coco - Ai cittadini devo rendere conto, perchè sono stato eletto, a differenza dell'assessore La Fiora, che essendo stato nominato, deve rendere conto solo al sindaco. le dichiarazioni le reputo inusuali e improprie, ma non mi hanno provocato alcuna reazione particolare. Domani, assieme ai miei colleghi, stabiliremo un percorso unitario per presentare una mozione di sfiducia".

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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