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Salvo Lo Giudice: "Toni sprezzanti della giunta, disponibile ad una mozione di sfiducia"

| Enzo Ganci | Politica

"Venerdì si è consumato un inciucio, amministrazione e opposizione in imbarazzo"

MONREALE, 24 febbraio - Critiche ai toni, definiti "sprezzanti, sarcastici ed arroganti", ma anche e soprattutto ai contenuti. E' arrivata presto la replica del deputato regionale Salvo Lo Giudice alla nota della giunta nella quale veniva definito "uno scienziato della politica".

Secondo il parlamentare di "Democratici popolari", l'uscita dell'amministrazione comunale "la dice lunga e conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell'inciucio che si è consumato venerdì mattina nell'aula consiliare di Monreale tra l'amministrazione e l'opposizione. Un fatto che evidenzia il grave momento di difficoltà e d'imbarazzo che entrambe le parti stanno vivendo nei confronti di una città in ginocchio e dei cittadini che saranno costretti a pagare cifre in alcuni casi superiori alle loro disponibilità economiche". Gli strali di Lo Giudice, che sottolinea anche eventuali "lacune" dell'assessore al Bilancio La Fiora, vanno in direzione delle scelte economiche dell'amministrazione, poichè in un momento di grave crisi economica che imperversa in città "non sarà certo l'aver votato questa manovra finanziaria a risolvere i problemi e impedire che i cittadini debbano pagare, ad esempio, il massimo delle aliquote di IMU e TARSU.

Agli "amici" del PD e della lista Insieme - afferma ancora Lo Giudice - dico invece che se essere coerenti vuol dire sottomettersi a questi giochi politici che vanno a discapito del paese e dei cittadini, preferisco allora essere incoerente ma con la massima trasparenza, mettendoci sempre la faccia in prima persona, assumendomene la piena responsabilità personale e politica e non accondiscendendo a logiche di interessi individuali ma facendo sempre gli interessi della collettività. A tal proposito, chiedo al segretario Ganci di esplicitare gli effettivi firmatari del comunicato nel quale, anziché spiegare i motivi circa la strategia politica tenuta in aula, venivo duramente attaccato sul piano personale, visto che alcuni esponenti del gruppo consiliare e del partito hanno preso le distanze dall'iniziativa, manifestandomi verbalmente il loro dissenso a quanto riportato nella nota congiunta; agli esponenti del gruppo Insieme, visto che si propongono come "futura" (che sa invece molto di passato) alternativa alla guida del paese, chiedo inoltre a quale titolo rilascino queste dichiarazioni dopo la loro grave, ingiustificata ed oltremodo irresponsabile assenza in aula in un momento cruciale per le sorti del paese.

Nel ribadire il mio favore e la disponibilità a sottoscrivere, attraverso il mio consigliere comunale di riferimento, la mozione di sfiducia al Sindaco, Vi chiedo allora di fare voi, in maniera netta ed inequivocabile, chiarezza sul vostro percorso politico visto che lo scorso venerdì avete avuto la possibilità di mandare a casa questa amministrazione e non l'avete fatto. Infine chiedo al sindaco - conclude il deputato regionale - di spiegare ai cittadini, che hanno il sacrosanto diritto di sapere come vengono utilizzati i loro soldi, il significato delle gravi ammissioni fatte in aula circa le anomalie rinvenute nei bilanci passati del Comune ("feste, festini e cene elettorali"), inviando la documentazione agli organi competenti. Chi ha sbagliato paghi".

· Enzo Ganci · Editoriali

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