Skip to main content

La Giunta comunale "sfotte" tre consiglieri d'opposizione: "Sembravano Keynes, Modigliani e Smith"

| Enzo Ganci | Politica

Strali pure contro Lo Giudice: "Uno scienziato della politica"

MONREALE , 24 febbraio - Sceglie inaspettatamente la strada della pesante ironia e dello sfottò l'amministrazione comunale per polemizzare con chi, in opposizione alla propria linea, ha contestato l'approvazione del piano di riequilibrio pluriennale del bilancio.

Nel rivolgersi ai consiglieri comunali Mario Caputo, Pippo Lo Coco e Santo D'Alcamo, l'amministrazione, in una nota distribuita oggi, li definisce "ironicamente" come i famosi economisti Keynes, Modigliani e Smith. Pesante parecchio, inoltre, il modo di rivolgersi al deputato regionale Salvo Lo Giudice, che, a causa del commento pubblicato da Monreale News nella serata dello scorso 22 febbraio, viene definito "uno scienziato della politica". Una sortita che, ovviamente, innescherà le repliche degli interessati, cui va accordato, senza ombra di dubbio, il diritto di replica.

"Durante le settimane che hanno preceduto la predisposizione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale - dice la nota dell'amministrazione - abbiamo avuto modo di ascoltare le teorie dei tanti luminari di politica economica e finanziaria di cui può andare fiera la scuola di Monreale; e in Consiglio Comunale, durante il dibattito in aula, non è mancato il prezioso intervento degli economisti 'Mario' Keynes, 'Pippo' Modigliani e 'Santo' Smith.Non avvertivamo proprio, pertanto, il bisogno di un altro scienziato di politica economica. Ci riferiamo allo sconsiderato intervento del deputato regionale Salvo Lo Giudice, pubblicato dalla stampa locale il 23 febbraio scorso, che definisce la manovra varata dalla nostra amministrazione una manovra che umilia la città. Fermo restando che ognuno è libero di pensare e di dire quello che vuole, quando però questo qualcuno ricopre un ruolo istituzionale così importante, affermare quanto detto dall'Onorevole Lo Giudice e' di una gravità imperdonabile, soprattutto quando in città si avverte un clima di tensione e di disagio sociale come quello che vive oggi Monreale.

Ma la cosa ancora più grave e' che l'Onorevole Lo Giudice non solo non ha capito l'importanza per Monreale della manovra votata venerdì scorso in Consiglio Comunale, ma non ha neppure capito l'importante ruolo svolto dai consiglieri dell'opposizione i quali, avendo invece da parte loro chiaro quanto fosse necessario per il futuro della città che quella manovra passasse, pur non potendola fare loro e votarla positivamente per ovvie ragioni politiche, sono rimasti in aula in un numero sufficiente a consentire che non cadesse il quorum, consentendo di fatto alla maggioranza di votarla. Questo si chiama senso di responsabilità. Questo sta a dimostrare quanto nessuno in città volesse il dissesto finanziario che con questa manovra storica abbiamo evitato. Tutti tranne il consigliere di riferimento dell'onorevole. Lo Giudice, che dopo avere appoggiato la stesura della manovra nel corso dei lavori della seconda commissione da lui presieduta, al momento del voto in aula dichiara il suo passaggio al movimento vicino all'onorevole Lo Giudice, per cui si dichiara contrario. Proprio in perfetto stile Lo Giudice. Allora, caro onorevole Lo Giudice, oltre ad un veloce ripasso di economia, inizi a studiare anche un po' di strategia politica da quei consiglieri".

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

Edizione locale

Rubrica

Rubrica