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La proposta di sfiducia al sindaco del Pd, i partiti cominciano a prendere posizione

| Enzo Ganci | Politica

Contrario il Pdl, favorevole Insieme e Grande Sud

MONREALE, 20 febbraio - La sortita del Partito Democratico di avviare le consultazioni per presentare una mozione di sfiducia contro l'amministrazione Di Matteo ha suscitato reazioni diverse. C'è chi è pronto ad accodarsi, chi, invece, fa sapere di voler rispedire la proposta al mittente.

Fra questi c'è il gruppo consiliare del Pdl, che afferma di non volersi unire alla schiera dei fucilieri dell'attuale Giunta, ricordando come Di Matteo sia stato eletto per governare. "Abbiamo concluso da più di un anno e mezzo la nostra esperienza in giunta - osserva Mario Caputo - Se il sindaco ritiene che sia conclusa la sua esperienza governativa, è giusto che dia lui le dimissioni. Personalmente, come ho fatto finora, continuerò a condurre la mia azione di opposizione all'interno del Consiglio comunale. Il Pd? Continua a chiamare in causa mio fratello, dimenticando forse che già da tempo è uscito dall'amministrazione. Piuttosto qual'è stata finora la sua condotta di opposizione?".

Chi, invece, mostra interesse nei confronti della fronda consiliare, finalizzata a tirare lo sgambetto al sindaco Di Matteo, è la lista Insieme, che per bocca del suo capogruppo Piero Capizzi sostiene di volersi sedere accanto al Pd per valutare le iniziative conseguenziali. "Saremo lieti di metterci attorno ad un tavolo discussione con il Partito Democratico - dice Capizzi - per condividere eventuali iniziative che potranno essere concordate. Siano consapevoli del momento difficile, ma giudichiamo pessima l'attuale azione amministrativa e per questo confidiamo in un atto di responsabilità del sindaco che si manifesti con le dimissioni".

Su una lunghezza d'onda analoga è Santo D'Alcamo (Grande Sud): "Non sono stato mai tenero nei confronti di questa amministrazione - dice il consigliere comunale - se il Pd dovesse intavolare una discussione su una eventuale mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, non avrei particolari remore a sottoscriverla".

Chi deve fare ancora conoscere la sua posizione è l'Udc, che al suo interno presenta diverse anime e che probabilmente, dopo aver effettuato i rituali passaggi presso i vertici provinciali e regionali, farà conoscere la propria posizione. Altre reazioni, verosimilmente, diverranno pubbliche nei prossimi giorni.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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