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Mario Caputo-Di Matteo, volano gli stracci

| Enzo Ganci | Politica

Pesante botta e risposta tra il consigliere e il sindaco sulla questione debiti

MONREALE, 5 febbraio - Uno sta predisponendo una lettera aperta ai cittadini, per informarli della pesante situazione finanziaria nella quale vive ormai Monreale, l'altro replica, elencando tutti i debiti che sarebbero stati contratti dal fratello negli anni in cui era sindaco.

Non si risparmiano entrate in tackle il consigliere Mario Caputo ed il sindaco Filippo Di Matteo, parlando del decreto salva enti, scelto dall'amministrazione comunale, per ripianare una pesantissima situazione debitoria, che obbligherà il Comune ad un pagamento decennale.

Il meccanismo, ormai consolidato, è quello del botta e riposta, fatti di comunicati stampa roventi, che lasciano intendere come la vicenda e la polemica siano ben lontane dalla conclusione.

" Era stata salutata dagli amministratori comunali - scrive Mario Caputo - come un finanziamento a fondo perduto, finalizzato a evitare il dissesto finanziario, quando siamo in presenza di un gigantesco indebitamento, mai contratto nella storia di Monreale, che gravera' sui cittadini che saranno sottoposti a aumento di tasse ai massimi livelli e a una serie di contrazioni di servizi pubblici. Mi sorprende invece come il sindaco non abbia ritenuto il dovere di fare chiarezza e corretta informazione ai cittadini spacciando un debito per un contributo. " Comprendo l'imbarazzo della Amministrazione comunale – ha continuato Mario Caputo – a comunicare ai monrealesi le reali conseguenze del " salva enti " e le sue ricadute nel territorio. E credo sia mio dovere evidenziare che si tratta di un debito che va pagato in dieci anni con rate annue di oltre 823.000 euro, sottratte alle casse comunali e agli investimenti pubblici.

Tutte le tasse comunali dovranno essere elevate al massimo ( Imu prima casa 6.00, Imu seconda casa 10,6 ) ; e cosi' per la tarsu, la cosap e tutte le imposte comunali , riduzione drastica delle spese per il personale e per i pensionamenti. Riduzione fondo dirigenza e di tutte le spese accessorie.Indebitamento pro capite per oltre 216 euro per abitante.Riduzione della spesa pubblica e quibdi per i servizi alle persone, che colpira' le categorie piu' deboli ed esposte. Se a questo si aggiungono le somme che verranno detratte a monte dalla Regione, dai trasferimenti , per le anticipazioni concesse al Comune dalla Regione per fare fronte ai debiti per il servizio rifiuti, ci si rende conto come l'entusiamo e la soddisfazione degli amministratori comunali sia fuori luogo, perche' non ci hanno concesso un contributo statale ma ci siamo indebitati per otto milioni di euro, ma la cosa piu' grave e' che i prossimi sindaci dovranno gestire i danni causati dal Sindaco di Matteo.

Al quale voglio dare un consiglio – ha aggiunto Mario Caputo – per la immancabile replica. L'onoreovle Caputo ha cessato di fare il sindaco 9 anni fa. In questo periodo si e' succeduta la amministrazione Gullo (5 anni) e la sua che e' prossima a scadere ( 2009 , 2013 ) . Quindi affermare che tutto e' da addebitare all'on Caputo e' un errore doloso . Anche perche' tutti sanno che Lei ha condiviso direttamente o tramite Assessori da lei nominati in quegli anni tutte le scelte amministrative del sindaco Caputo".

Di Matteo legge e va su tutte le furie, articolando un pesante comunicato stampa, che certamente avrà degli altri strascichi polemici. "Se oggi siamo stati costretti ad aderire al decreto Salvaenti e al fondo di rotazione - si legge nella replica del primo cittadino - è stato principalmente per pagare i debiti che abbiamo trovato. Se il comune di Monreale si trova in una situazione economica disastrosa è soprattutto per l'operato delle precedenti amministrazioni ed in particolare al periodo che va dal 1994 al 2004 in cui la città è stata governata dall'ex sindaco Salvino Caputo. In quegli anni - dice ancora Di Matteo, sono stati fatti: 10 milioni di euro di debiti con l'AMIA mai pagati; 3 milioni e 500 mila euro con l'AMAT con il quale vi è un contenzioso storico; diversi milioni che stiamo quantificando con l'ATO e numerosi debiti fuori bilancio che stiamo ancora pagando per incarichi clientelari dati dallo stesso Caputo, a professionisti esterni. Inoltre, voglio ricordare al consigliere Mario Caputo che mette le mani avanti a difesa dell'operato del fratello Salvino, che io non ho mai fatto parte delle giunte presiedute dal sindaco Caputo, di contro il fratello fino ad un anno e mezzo fa ha fatto parte della mia giunta condividendone progetti e programmi.

La scelta era inevitabile, per far uscire Monreale dal baratro in cui l'avevano portata - ha concluso Di Matteo- non ci sara' nessuna tassa per i nascituri (che dovranno pagare la somma di 216 euro una volta sola) questa soluzione era l'unica via percorribile che ci consentirà grazie all'intervento del Governo Nazionale di far rilanciare l'economia del territorio, per creare benessere e occupazione, problematiche disattese dai precedenti amministratori, primo fra tutti dallo stesso Caputo che pur ricoprendo ruolo politici determinanti all'interno del Parlamento regionale siciliano, non ha creato un solo posto di lavoro, per i tanti monrealesi e si è completamente disinteressato ed alcune volte ha pure ostacolato progetti ambiziosi, come il Piano Artigianale di Aquino e il piano commerciale Naturale che avrebbero dato un forte impulso all'economia del vasto comprensorio monrealese".

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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