Codice Vigna, Caputo: "Negli uffici strategici del Comune soggetti che spostano centinaia di voti"

"Ho chiesto al Governo della Regione di inviare gli ispettori"

MONREALE, 27 gennaio - Più che un'accusa, è una vera e propria bomba: "Negli uffici strategici di Monreale rimangono al loro posto, dopo oltre dieci anni, soggetti che hanno dimostrato di gestire consensi elettorali spostando centinaia di voti, senza essere dirigenti di partito o di non avere mai fatto militanza politica".

Salvino Caputo, come sempre, non usa giri di parole per fare conoscere il suo pensiero. Soprattutto all'indomani delle diverse decine di trasferimenti operati dal Governatore Rosario Crocetta all'interno dell'amministrazione regionale. Spostamenti che stridono con quelli operati dalla giunta monrealese, che ha ruotato dipendenti appartenenti, per lo più, alle categorie più basse. Praticamente poco a che vedere con l'ormai famoso "Codice Vigna", sulla cui applicazione Monreale News si è già espressa.

Parlando dei mancati trasferimenti Caputo usa la scure. Dichiarazioni che certamente lasceranno il segno, non escludendo quello della Procura della Repubblica. Parlando della "capacità" di spostare voti, infatti, Caputo afferma come questa arrivi "grazie alla posizione strategica all'interno della burocrazia comunale che crea un consenso diretto e immediato attraverso la captatio benevolentiae". Poi va oltre: "Mi riferisco a dipendenti di uffici strategici che nella scorsa competizione elettorale erano davanti i seggi con elenchi di riferimenti personali a sostegno di un determinato partito. Ho fornito anche documentazione ufficiale ai vertici della burocrazia comunale con documenti ufficiali, ma senza esito. Pur trattandosi di atti amministrativi e tecnici opinabili e ai limiti della legittimità. Mi rendo conto delle difficolta' del Capo della Amministrazione ma conoscendo la sua correttezza comprendo le difficolta' nella decisione".

Adesso, secondo Caputo, della questione potrebbe interessarsi proprio Crocetta, al quale l'attuale vicepresidente della commissione Attività Produttive dell'Ars si è rivolto, chiedendo la disposizione di un'ispezione della Regione.