"Stupisce il grave ritardo nel disporre la rotazione del personale"
PALERMO, 15 gennaio – Approda all'Ars la questione della mancata applicazione del Codice "Vigna" al Comune di Monreale. Sull'argomento, infatti, il deputato regionale Salvino Caputo ha presentato un'interrogazione al Governo della Regione.
La nota, che è stata trasmessa pure all'assessore alla Famiglia, Esterina Bonafede ed a quello al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, nonché al Prefetto di Palermo ed al Ministro dell'Interno, parte dalla considerazione che l'amministrazione comunale, malgrado abbia già adottato il codice anticorruzione che porta il nome dell'ex procuratore nazionale antimafia, non è poi passata alla fase successiva, quella che materialmente deve mettere in pratica la rotazione del personale del Comune.
Nello scorso mese di novembre era stato compiuto un primo passo quando il Comune aveva convocato un tavolo di concertazione tra una cosiddetta "delegazione trattante" e le organizzazioni sindacali, ma poi, nessun provvedimento era stato adottato.
"Pur riconoscendo all'amministrazione comunale di Monreale un grande impegno nella difesa dei valori della legalita' – scrive Caputo – stupisce il grande ritardo nel disporre una rotazione di funzionari e dirigenti, come se in molti casi vi fosse il timore reverenziale di operare scelte certamente difficili. Uno degli elementi di maggiore preoccupazione , proprio per il ruolo che riveste il Comune di Monreale , e' la mancata adozione del piano regolatore generale , che in atto ha determinato la Regione ad inviare un commissario ad acta proprio per velocizzare le procedure di predisposizione ed approvazione dello strumento urbanistico, la cui mancanza sta determinando la predisposizione di procedure di lottizzazione che stanno stravolgendo l'assetto urbanistico del Comune.
Chiedo, quindi, di disporre la rotazione dei dirigenti e funzionari - conclude Caputo - alcuni dei quali da oltre un decennio svolgono le medesime attivita' in settori delicatissimi e strategici per la Pubblica Amministrazione, diventando a volte , e paradossalmente , riferimenti diretti, se non unici , di cittadini o di gruppi imprenditoriali con una carenza di controlli da parte della stessa amministrazione".