La Corte diventa assessore, in Consiglio arriva Li Causi

"Lieto di poter dare il mio contributo per il rilancio dell'azione amministrativa" 

MONREALE, 17 novembre – La nomina dei due nuovi assessori ha avuto già una prima conseguenza pratica. Giuseppe La Corte, fino ad oggi consigliere comunale (prima dell’Udc, poi del Pid, del quale era capogruppo) per il passaggio nell’esecutivo dovrà lasciare il suo scranno dell’aula consiliare. Al suo posto subentrerà Rosario Li Causi, primo dei non eletti alle amministrative di un anno fa.

46 anni, sposato, due figli, Rosario Li Causi è funzionario della Regione e lavora alla Segreteria Generale. Alla sua terza candidatura, in passato era andato molto vicino all’elezione, senza riuscirci davvero per poco.

All’ultima tornata del giugno 2009 ha ottenuto 187 voti nella lista dell’Udc e adesso anche lui ha aderito al Pid. Siederà sui banchi della maggioranza (rinforzata alla luce del nuovo accordo col sindaco Filippo Di Matteo), fin dalla prossima seduta.

“Ritengo di poter portare il mio contributo – afferma Li Causi – e di mettere a disposizione la mia esperienza e la mia opera per lo sviluppo della nostra cittadina, nell’ottica di un concreto rilancio dell’azione amministrativa della giunta guidata dal sindaco Filippo Di Matteo”.

Frattanto, proprio nel momento in cui sembra tornare l’arcobaleno nei rapporti tra le varie forze che compongono la maggioranza, il sindaco ha nominato i presidenti ed i componenti delle Consulte delle frazioni di Aquino, Villaciambra-Malpasso e Pioppo (San Martino delle Scale e Grisì erano state nominate in precedenza). Per la Consulta di Aquino, è stato nominato presidente Fabio Casamento, e componenti Angelo Polizzi, Paolo Albano, Natale Segreto e Fabio Zanetti. Per Pioppo la presidenza è caduta su Alessandro Failla, seguono Giuseppe Nisseri, Maria Gullo, Angelo Marceca e Giuseppe Bono. Infine, la presidenza della Consulta di Villaciambra-Malpasso va ad Angelo Barna. Componenti sono: Giovanni Musso, Giovanni Simonetti, Vincenzo Flores e Maria Cilluffo.