Ratificate le nomine di La Corte ed Intravaia: la giunta si ricompone

Di Matteo: "Ringrazio l'assessore Giangreco, che ha messo impegno e dedizione"

MONREALE, 16 novembre - Sono state ratificate stamattina le nomine dei due nuovi assessori comunali. Coma aveva anticipato ieri Monreale News, si tratta di Giuseppe La Corte, attualmente consigliere comunale del Pid e di Marco Intravaia, del Pdl, figlio del vicebrigadiere Domenico, scomparso nella strage di Nassyria, il 12 novembre 2003. Esce dall’esecutivo, invece, Lia Giangreco, che in questi mesi aveva occupato l’assessorato allo Sport. Con questi avvicendamenti, dopo le dimissioni di Maria Termini (luglio scorso), pertanto, si ricompone nella sua interezza la giunta comunale. A sostenerla saranno il Pdl, le liste civiche Di Matteo Sindaco, Caputo per Monreale ed il Pid.

Intravaia si occuperà di Pari opportunità, Antiracket e Antiusura, mentre a La Corte è stata affidata la delega che riguarda: le Politiche giovanili, lo Sport, le Politiche comunitarie e lo Spettacolo. Nei prossimi giorni i due nuovi assessori sosterranno il tradizionale giuramento.

«Ringrazio in modo particolare Lia Giangreco, che con impegno e dedizione ha portato avanti iniziative significative sia per il rilancio finanziario della città che per il settore dello sport – ha dichiarato il sindaco Di Matteo –. Da oggi riparte la macchina amministrativa, con una maggioranza che rappresenta tutte le forze politiche che si identificano nel mio progetto originale».
Le due nomine abbassano l’età media dell’esecutivo: Giuseppe La Corte, 29 anni, assistente veterinario, lavora presso l’istituto zooprofilattico della Regione. Marco Intravaia, invece, 23 anni, è funzionario presso la Segreteria generale di Palazzo d’Orleans.

«Il mio intento – spiega La Corte – è quello di lavorare per i giovani. Voglio dare continuità all’ottimo lavoro dell’assessore Giangreco e dare visibilità alle iniziative che vogliamo lanciare». «Porto l’entusiasmo giovanile – aggiunge Intravaia – per far sì che i giovani si avvicinino alla politica. Ciò è necessario per costruire il nostro futuro e noi abbiamo il dovere di provarci».