"Se occorre, pronto a cambiare altre cento volte"
MONREALE, 29 novembre - "Il giudizio su di me datelo alla fine del mio mandato. Sono una persona onesta, abituata a prendersi le sue responsabilità e se questo gruppo nel quale confluisco non dovesse fare gli interessi dei siciliani, sono pronto a cambiare ancora, altre cento volte".
A Salvo Lo Giudice non va giù l'idea di essere bollato come un voltagabbana a tempo di record, quello che ha saltato il fosso per motivi di interesse, per il suo ingresso nel gruppo parlamentare "Territorio" , vicino al presidente Crocetta, dopo essere stato eletto nella lista "Musumeci presidente".
"Nelle mie cose ci ho messo sempre tanto entusiasmo - dice il neo deputato regionale - e ci metto pure la faccia. Se avessi cercato qualcos'altro avrei continuato a fare il medico, perchè, grazie a Dio, sto abbastanza bene. Ma la politica la faccio per passione, perchè credo che si possa cambiare.
Se avessi voluto cercare una posizione migliore sarei andato direttamente con Crocetta, mi sarei proposto diversamente ed invece ho scelto un gruppo eterogeneo, dove prevale la figura individuale e non la logica di partito. Un gruppo che sosterrà il taglio delle indennità, le autoblu e la devoluzione in beneficenza dei rimborsi elettorali. Un gruppo dove ci si confronterà sulle idee e sui programmi, senza una precisa connotazione politica. Ed io porterò i miei valori cattolici".
Lo Giudice ieri si è sottoposto al rito dell'accoglienza, una sorta di operazione preliminare per i novanta deputati dell'Ars e non ha ancora incontrato Musumeci per parlagli direttamente, anziché attraverso i giornali. "Lo incontrerò al più presto - fa sapere - è una persona rispettabile ed onesta. Scegliendo lui, avevo scelto la persona. Adesso, però, Musumeci non è presidente e la sua lista è fortemente caratterizzata dalla Destra ed io in questa ottica non mi ci ritrovo. Se non ho fatto prima questa scelta è perché la lista Musumeci era di centro destra. Adesso invece prevale nettamente la destra".
Qualcosa però Lo Giudice se la rimprovera: "Pago lo scotto - ammette - di essere stato il primo a fare questo passo, forse è stata un'imprudenza, forse una scelta coraggiosa, ma vedrete che cosa succederà adesso. Sono certo che ne vedremo delle belle. Quello che mi conforta è che la scelta che ho fatto è stata ponderata e soprattutto condivisa con i miei elettori. So che questo passo mi ha portato e mi porterà tante critiche, soprattutto dai monrealesi, ma vorrei rassicurare tutti: Monreale ce l'ho nel cuore".