"C'è il caso di Castellana, dove un aumento analogo è stato annullato"
MONREALE, 5 novembre – L'aumento della Tarsu del 50%, stabilito dal sindaco Filippo Di Matteo, per compensare il mancato introito dell'aumento dell'Imu, potrebbe essere annullato perché sancito solo da una delibera di giunta e non dal Consiglio comunale.
Questo particolare è emerso oggi nel corso della conferenza stampa del gruppo consiliare del Pdl, convocata dal deputato regionale, Salvino Caputo. L'aumento è stato annunciato dal sindaco Filippo Di Matteo, che nella sua lettera aperta alla città di Monreale, pubblicata venerdì scorso, aveva detto di scegliere questa strada, per evitare di dover avviare le procedure di pre-dissesto.
"Su questo argomento – ha detto Caputo – c'è una giurisprudenza controversa, che non lascia intendere nulla di buono per le amministrazioni comunali. C'è, infatti, il precedente di Castellana Sicula, dove ad un provvedimento analogo un gruppo di imprenditori ha fatto opposizione, vedendosi dare ragione dalla Commissione Tributaria. C'è il pericolo, quindi, che questo sacrificio possa rivelarsi inutile con una semplice azione di class action. Gli aumenti si approvano entro un certo periodo dell'anno ed in questo caso sono di competenza del Consiglio comunale". A Palermo, invece, sotto l'amministrazione Cammarata, l'aumento Tarsu era stato annullato prima che venisse riscosso.
Caputo ha poi snocciolato la tempistica dei recenti aumenti Tarsu: nel 2011 era stata aumentata del 30%, nel settembre di quest'anno di un altro 20% e quindi adesso l'aumento più consistente del 50. "Un aumento, quindi, del 100% - ha aggiunto – che metterà in ginocchio decine di attività imprenditoriali".
Un aumento, tra l'altro, che sarebbe l'ultimo di una serie che comprende pure: Irpef, acqua, rendite catastali ed altri.