Di Matteo: "Impossibile riequilibrare il bilancio, gesto irresponsabile"
MONREALE, 30 ottobre – Non passa, per la seconda volta, in Consiglio comunale la delibera di introduzione del regolamento Imu. È accaduto nella seduta di stasera, nella quale dei venti consiglieri presenti solo otto sono stati i favorevoli, undici i contrari ed un astenuto.
Una bocciatura che – numeri alla mano – comporterà l'impossibilità di garantire il riequilibrio di bilancio. L'amministrazione, infatti, reputava di fondamentale importanza l'approvazione del regolamento Imu, con le aliquote da lei stessa individuate, pere evitare uno stato di pre-dissesto finanziario, che, come ha confermato il dirigente del settore Finanze del Comune, Alessandro Polizzotto sembra, ormai, l'unica strada percorribile.
La proposta di oggi prevedeva un'aliquota del 4,5 per mille per la prima casa e del 9,5 per la seconda. In precedenza non era passato nemmeno un emendamento, presentato dai consiglieri Vittorino, Villanova ed Arcidiacono per differenziare l'aliquota tra seconde case sfitte o regolarmente locate. Difficile dire con certezza come potrà essere calcolato l'Imu alla luce di questa seconda bocciatura. Probabile che restino in vigore le "tariffe" nazionali che sono del 4 per mille per la prima casa e del 7,6 per la seconda. In ogni caso il termine ultimo è in scadenza domani.
La bocciatura del regolamento Imu, tra l'altro, arriva per la seconda volta. Già il 17 ottobre scorso il Consiglio aveva respinto una proposta deliberativa analoga, che variava rispetto a quella di ieri solo in termini percentuali (4 e 9,6).
«Un gesto che reputo irresponsabile – ha commentato Di Matteo – era una delibera di vitale importanza per il Comune perché avrebbe consentito di riequilibrare il bilancio senza ricorrere alle consequenziali norme di legge». «Così non si potranno garantire gli stipendi fino a fine anno - aggiunge Mimmo Vittorino (Pdl) che ha sostenuto la delibera - e nemmeno avviare il processo di stabilizzazione dei precari». Soffia sulla polemica l'opposizione: «Il sindaco non ha più la maggioranza e la città e' in ginocchio – dice Massimiliano Lo Biondo (Pd) – Questa bocciatura dimostra che l'amministrazione non ha più condivisione sul suo percorso politico amministrativo. Pertanto dia le dimissioni immediate». «E' l'ennesima bocciatura della politica finanziaria dell'amministrazione – commenta pure Luigi D'Eliseo (Gruppo Misto) – la maggioranza non ha dimostrato la giusta elasticità».