"Non infierire sul già grave peso delle famiglie"
MONREALE, 24 settembre - «Mantenere l'aliquota al minimo obbligatorio stabilito dalla legge, fissando quella per l'abitazione principale allo 0,2% ed individuando quella per l'abitazione diversa dalla principale allo 0,46%». Lo chiede il consigliere comunale Santo D'Alcamo (Grande Sud).
Venerdì il provvedimento sarà esaminato dal Consiglio comunale. Al momento la proposta dell'amministrazione Di Matteo prevede un'aliquota ridotta per l'abitazione principale e le pertinenze, pari allo 0,4 per cento ed un'altra pari allo 0,96 per cento per le aree fabbricabili ed i fabbricati diversi dalle abitazioni principali, maggiorata dello 0,2% rispetto all'aliquota base.
«Insieme alle detrazioni previste – scrive ancora D'Alcamo – ciò consentirebbe di non infierire ulteriormente sul già grave peso della pressione fiscale che i cittadini e le famiglie devono subire pagando i tributi comunali e le tasse dello Stato. La mia proposta nasce dal fatto che la gravosa situazione economica del Comune di Monreale dipende principalmente dall'eccessivo costo del servizio raccolta rifiuti, e da una seria ed efficace revisione della spesa, a cominciare dai 500 mila euro l'anno che si perdono per spese legali. A tal proposito – conclude il consigliere comunale – ritenendo opportuno stabilire un principio di equità e tutela a sostegno della famiglia, premesso che tale tassa va introdotta per decisione del governo».