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La Cisl torna alla carica: "Ruotiamo i dipendenti, secondo il codice Vigna"

| Enzo Ganci | Politica

"Il provvedimento appare necessario soprattutto per quel che riguarda risorse umane e finanziarie"

MONREALE, 29 giugno - «L'Amministrazione comunale di Monreale non ha alcuna intenzione di dare attuazione alle rigorose disposizioni contenute nel "Codice antimafia ed anticorruzione della Pubblica Amministrazione", ossia nel cosiddetto Codice Vigna».

 Lo afferma in una nota il segretario cittadino della Cisl Funzione Pubblica. «Oramai da diversi mesi si attende che siano regolamentati e concertati con le organizzazioni sindacali i criteri per attuare la rotazione del personale, che deve riguardare in particolare i dipendenti che si occupano della gestione delle risorse umane e patrimoniali, di interventi abitativi, edilizia, urbanistica ed appalti.

Già a fine 2011 l'Assessore regionale per le autonomie locali, Caterina Chinnici, - prosegue Giacopelli - ha emanato l'atto applicativo in materia di "trasparenza" che dà attuazione al Codice Vigna, fornendo chiare e precise direttive sulle iniziative che ciascun ente è tenuto ad assumere per fare in modo che il sistema amministrativo sia impermeabile ai fenomeni mafiosi e corruttivi.

Ma rispetto ad una normativa ormai ben definita, gli amministratori comunali restano inerti. Sarebbe di certo interessante comprendere chi dentro il Palazzo Municipale ha "paura" del Codice Vigna – conclude il rappresentate della Cisl – ma sarebbe anche importante sapere quali siano le remore o le perplessità che si hanno nell'attuare la rotazione del personale che svolge le proprie mansioni nei settori più esposti al rischio di infiltrazioni di tipo mafioso».

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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