Nasce la coop So.Svi.Le. per gestire il caseificio di Bommarito

Graffato: "Si concretizza un progetto molto ambizioso"

ROCCAMENA, 17 GIUGNO - E' nata da un protocollo di intesa siglato tra le Amministrazioni comunali di Monreale e Roccamena la cooperativa So.Svi.Le, acronimo di Solidarietà, Sviluppo e Legalità, primo esperimento su scala nazionale di associazione tra giovani dei due comuni, che uniscono le forze per gestire il Caseificio confiscato a Bernardo Bommarito in contrada Castellana.

Il progetto nasce sotto il controllo della Prefettura di Palermo. La delibera con cui il bene passa ufficialmente alla coop. è stata votata dalla giunta di Monreale guidata da Filippo Di Matteo. Nei prossimi giorni il Presidente della coop, Marilù Monte e i due componenti il CdA, Stefania Anselmo e Salvatore Termini, assieme all'Unicoop di Palermo ed all'Ircac, partner del progetto, organizzeranno la cerimonia ufficiale della consegna del bene.

I giovani dei comuni di Monreale e Roccamena che hanno superato la selezione e svolto appositi corsi di formazione, potranno così iniziare a rendere il bene produttivo. Si prevede anche di presentare un progetto complessivo mirato alla rifunzionalizzazione del bene, composto da 5 capannoni ed alcuni ettari di terreno, che potrà a media scadenza diventare un centro propulsivo e produttivo molto importante.

Sottolinea il Sindaco di Roccamena Salvo Graffato: «Finalmente inizia a concretizzarsi un progetto molto ambizioso a cui abbiamo lavorato e continueremo a lavorare con impegno e dedizione. La consegna del bene di contrada Castellana rappresenta un punto di partenza per la riconversione di un caseificio che, con l'impegno dei nostri giovani, produrrà occupazione, qualità, economia pulita. Il dato importante del progetto sta, a mio parere nel grandissimo interesse che i ragazzi hanno manifestato verso l'iniziativa, il cui bando ha visto superare abbondantemente le 100 domande. E' un indicatore chiaro che, grazie anche al lavoro delle Ammistrazioni, si sta sviluppando nelle nuove generazioni una fortissima coscienza antimafia che diventa un segnale concreto per l'intero comprensorio».