Il Comune lo vuole attivare, inserendo il completamento nel piano triennale

MONREALE, 7 giugno – La frazione di Grisì continua a scaricare nel torrente, provocando danno all'ambiente. Questo perché il depuratore, costruito con i fondi derivanti dal sisma del 1968 nella Valle del Belice, non è mai stato messo in funzione.

Il motivo del mancato funzionamento sarebbe da ricercare nell’incompletezza delle procedure di collaudo amministrativo e di allaccio alla rete elettrica. Un allaccio, probabilmente, atteso a causa del ritardo dell’Enel nel completare i lavori di competenza per la fornitura elettrica. Questo stato di fatto, tra l’altro, determina uno stato di abbandono dell’impianto: porte mancanti, bagni depredati di ogni sua parte, fili elettrici finestre e vetri mancanti, vasche del depuratore ormai semi-distrutte e coperte dall’erba.

E così lo scarico delle acque nere avviene solo e unicamente a danno dell’ambiente, ovvero a valle del centro abitato, dove passa il principale torrente di quella zona. “Il risultato di una politica ventennale disattenta e superficiale, - afferma al riguardo il consigliere comunale Pd, Massimiliano Lo Biondo - soprattutto in un contesto in cui, dal sisma della Valle del Belice, sono stati previsti fondi ministeriali per la ricostruzione dopo il terremoto. Invece il risultato è anche la mancata messa in funzione del depuratore, delle strade distrutte e delle scuole ancora in attesa di essere adeguate in funzione della popolazione abitante”.

Per il depuratore, adesso, l'amministrazione prevede un intervento nel piano triennale delle opere pubbliche prevedendo un finanziamento statale di 200 mila euro. Fondi che però, considerato il degrado dell’impianto potrebbero essere insufficienti. “Proponiamo all’amministrazione – aggiunge il consigliere della Consulta di Grisì, Angelo Vassallo - di stornare il fondo del mutuo che doveva essere usato per la costruzione della nuova scuola di Grisì di 1.6 mln di euro e oggi accantonato, di utilizzarlo per il depuratore e per adeguare l’esistente plesso scolastico e il cimitero”.

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