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Il Consorzio Sviluppo e Legalità vincitore del premio “Best practice patrimoni pubblici 2012”

| Enzo Ganci | Politica

Il riconoscimento è stato consegnato ieri a Roma al presidente Filippo Di Matteo

ROMA, 19 maggio - Il Consorzio Sviluppo e Legalità, che da anni si occupa dell'amministrazione per finalità sociali dei beni confiscati alla mafia è stato proclamato vincitore del premio "Best practice patrimoni pubblici 2012".

Il riconoscimento è arrivato per l’esperienza di eccellenza sul territorio nazionale nello sviluppo, gestione e valorizzazione di patrimoni immobiliari pubblici. Il premio, promosso da Patrimoni PA net, laboratorio fondato da FORUPA e TEROTEC, è stato consegnato ieri a Roma all’interno del FORUM PA 2012, al Presidente del Consorzio e Sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo e al Direttore Lucio Guarino. Alla premiazione hanno partecipato rappresentanti del Ministero dell'Interno DPS, dell'Associazione LIBERA e l'assessore all'Economia della Regione Sicilia Gaetano Armao, partners dell'iniziativa.

“E’ un riconoscimento che rende merito - dice il Presidente del Consorzio Filippo di Matteo Sindaco di Monreale - all’azione consapevole di Sindaci che in questi anni hanno contrastato, nel corleonese, concretamente cosa nostra attraverso il riuso sociale dei beni ad essa confiscati dallo Stato. Oggi su quelle terre – aggiunge Di Matteo – giovani producono pasta, vino, pomodoro, miele, legumi, marmellate, prodotti biologici di elevatissima qualità e con un marchio di legalità, commercializzati e distribuiti su scala nazionale, anche per rilanciare l’immagine dei nostri territori”. “Un percorso particolarmente complesso – conclude Di Matteo- da sempre condotto senza indugi seppur tra grandi difficoltà, derivanti non solo dalla particolarità del contesto territoriale in cui operiamo ma ancor di più dall’azzeramento di quelle modeste risorse finanziarie che fino a qualche anno erano messe a nostra disposizione per sostenere l'azione di recupero del territorio alla legalità e la cui assenza oggi costituisce un ostacolo inaspettato che ne mette in serio pericolo la prosecuzione”.

“E’ stata premiata - dichiara Lucio Guarino, Direttore del Consorzio - una politica di governance incentrata su un modello manageriale scevro da logiche di tipo amministrativo burocratico, e svolta secondo principi di programmazione, trasparenza, efficienza economicità, che ci ha consentito, in partenariato con altre istituzioni pubbliche e privato sociale, di creare nuove condizioni di sviluppo sfruttando le risorse che erano di boss”. “Esprimo apprezzamento afferma l'assessore regionale Gaetano Armao- al Consorzio Sviluppo e Legalità, per il riconoscimento ricevuto e con il quale la Regione siciliana sta rilanciando il Feudo Verbumcaudo confiscato al boss Michele Greco”. Proprio domani, infatti la Regione siciliana e il Consorzio “Sviluppo e Legalità” apriranno alle scuole ed al territorio le porte del Feudo Verbumcaudo che avra' luogo alle ore 11.30. “Se in quel lontano duemila, data della nostra costituzione, - conclude Guarino - lo Stato anziché credere sulle proprie capacità avesse deciso pigramente di abdicare optando per la vendita ai privati di quei beni improduttivi appartenuti a Riina e Provenzano, ho più di qualche dubbio che si sarebbe potuto realizzare ugualmente il più straordinario dei risultati prodotti dalla nostra esperienza: la reale e concreta riappropriazione da parte della res publica di ciò che la mafia aveva ad essa sottratto”.

· Enzo Ganci · Editoriali

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