Doveva essere realizzato all'ex mobilificio Mulè
MONREALE, 7 maggio – Va definitivamente in soffitta il progetto di realizzazione degli uffici del tribunale di Monreale che sarebbero dovuti nascere dalla ristrutturazione dell'ex mobilificio Mulè. Il progetto non è stato ammesso al finanziamento dalla Regione.
Era inserito nella linea d'intervento 6.1.1.1, e' stato ritenuto non ammissibile dall'assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilita' - Dipartimento delle Infrastrutture della Mobilita' e dei Trasporti.
L'ex mobilificio, un complesso edificato su due piani, sorge in via Linea Ferrata, poco fuori l'abitato del paese, nei pressi della zona di "Venero". Fu acquisito dal patrimonio comunale nella stagione 98-99, sotto l'amministrazione guidata da Salvino Pantuso per circa 600 milioni di vecchie lire. E da allora era stato al centro di diverse dispute circa la sua destinazione, cedendo lentamente ad uno stato di degrado strutturale. Il progetto era stato redatto dallo studio "Mediterranea Engineering", prevedendo i più sofisticati sistemi di sicurezza ed anche un comodo parcheggio.
«Nel giro di poco tempo – fa sapere il Gruppo consiliare del Pd – l'operato di questa amministrazione ha fatto perdere alla città 2,8 milioni di euro per il complesso monumentale Guglielmo II, 1,140 mila per il basolato, 5 milioni per Borgo Borzellino e 6,614 mila euro per il primo lotto per la realizzazione del centro sportivo polivalente di Aquino da intitolare a Mimmo Intravaia (Nassirya). A questo si aggiunge la disastrosa condizione economica in cui versano le casse comunali, nonostante i recenti aumenti di acqua, suolo pubblico, Tarsu e diritti di segreteria. Invitiamo l'amministrazione a spiegare in consiglio se e' davvero in grado, e soprattutto come, di invertire la rotta. La città e' ormai nel baratro».