I consiglieri comunali del Partito Democratico ne ricordano la figura
MONREALE, 30 aprile - Era il 30 aprile 1982 quando la Fiat 131 guidata da Rosario Di Salvo e con a bordo Pio La Torre veniva avvolta da quella raffica di proiettili che oggi ci porta a ricordare la figura di unno straordinario uomo politico.
«Oggi ricorre il 30esimo anniversario da quel barbaro assassinio per mano mafiosa – scrivono in una nota i consiglieri del Gruppo consiliare del Partito Democratico –. Una data che per Monreale dovrebbe e potrebbe essere molto più significativa di quanto invece non lo sia nel segno di un mero ricordo come in altri posti: Pio La Torre, infatti, è stato consigliere comunale della città di Monreale. La sua esperienza, durata dal 1964 al 1968, si caratterizzò per la capacità di saper vedere oltre le contingenze di quel tempo: situazione economica (bilancio) e piano regolatore su tutti. E oggi quei temi portati avanti da Pio La Torre sono ancora di straordinaria attualità. Argomenti che vogliamo brevemente ricordare.
Era il marzo del 1965 quando nell’Aula consiliare si discuteva la previsione di bilancio – affermano ancora i consiglieri Pd –. In quella sede La Torre replicava alla relazione dell’assessore al bilancio proponendo di svolgere il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del sindaco e per l’approvazione della previsione di bilancio comunale nell’arco delle 24 ore successive. Passate le 24 ore e nuovamente in Aula si riaccendeva il dibattito politico: il consigliere comunale La Torre, con un intervento fiume, marcava in maniera evidente gli aspetti negativi della politica dell’amministrazione del tempo, accendeva il dibattito sull’attività edilizia, focalizzando l’attenzione nel campo dell’agricoltura e della trasformazione agraria, metteva in gioco la questione della valorizzazione del territorio di San Martino delle Scale e rivendicando l’attuazione del regolamento edilizio e la messa in opera di un piano regolatore cittadino. Pio La Torre si assumeva la responsabilità di denunciare la messa in vendita del patrimonio comunale. Ma non pose soltanto argomenti di critica politica poiché numerose furono le proposte.
Fra queste la nascita di una commissione per porre un freno alla malversazione imperante nell’ambito comunale, di una per risanare tutta la situazione amministrativa comunale, l’istituzione di una commissione per qualificare la pianta organica del Comune e finanche una riforma delle scelte programmatiche dell’amministrazione in materia di sviluppo e agricoltura; Questi quindi furono alcuni dei più importanti argomenti trattati da Pio La Torre in consiglio comunale. Argomenti – sottolineano – che ancora oggi sono più che mai di attualità: il piano regolatore generale, la valorizzazione del personale comunale, l’uso e valorizzazione del territorio (oggi ancora il 2° più vasto della Sicilia), il bilancio comunale, oggi esangue forse più di allora.
Ed è anche per questa ragione - conclude la nota - che noi consiglieri comunali del Partito Democratico scriviamo questa nota pubblica, per ricordare, oltre la valenza su scala nazionale, il ruolo che Pio La Torre ha avuto per gli interessi della città di Monreale. Vogliamo ricordare la memoria di un uomo che ha combattuto la mafia,anche da Monreale, ma la cui figura, oggi, alla prova dei fatti, non avrebbe avuto altra memoria istituzionale».