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Il Consiglio comunale vota l'adesione al distretto turistico "Vini e sapori di Sicilia"

| Enzo Ganci | Politica

Di Matteo: "Un rilancio per i prodotti enogastronomici del territorio"

MONREALE, 21 gennaio - E' stato approvato nella seduta di ieri sera del Consiglio comunale con 17 sì la costituzione del distretto turistico "Vini e sapori di Sicilia".

Avrà sede presso il Comune di San Vito Lo Capo e tra i diversi Comuni, per luogo e caratteristiche produttive-territoriali, aderiranno anche Zafferana Etnea e Milo. Al Comune di San Vito già da statuto spetta la presidenza per tre anni, che potrà essere rinnovata. Ad esprimersi in modo favorevole anche il presidente del Consiglio Alberto Arcidiacono e i consiglieri Mario Caputo e Pippo Lo Coco, cioè tre dei quattro che avevano annunciato l’uscita dalla maggioranza. Una iniziativa così come evidenziato dal primo cittadino che serve a rilanciare il territorio e la sua vocazione agricola. «Ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza – ha detto Di Matteo – che hanno votato un atto molto importante per la città. Attraverso questo progetto sarà possibile accedere ai finanziamenti che ci consentiranno di rilanciare i prodotti enograstronomici e le aziende vitivinicole del territorio».

Il Comune di Monreale, insieme alla Provincia di Trapani, alla camera di Commercio di Trapani e agli altri Comuni è tra gli enti pubblici. Tra quelli privati vi è Confindustria . Il Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia non ha fini di lucro ed ha lo scopo di promuovere e gestire iniziative a sostegno dello sviluppo turistico dei territori appartenenti anche a province diverse, attraverso la predisposizione e l'attuazione di specifici progetti finalizzati all’offerta di qualificate attrazioni turistiche e di beni culturali, ambientali, dell’enogastronomia ivi compresi i prodotti tipici dell'agricoltura e dell'artigianato locale. L’associazione potrà inoltre promuovere, coordinare e gestire Piani e Progetti integrati per lo sviluppo socio-economico dell'area in coerenza con gli indirizzi delle politiche dell'Unione Europea e della programmazione nazionale che favoriscono nelle aree depresse.

Dalla scelta di costituire il distretto si dissocia l’opposizione, che non ha ritenuto opportuno votare favorevolmente. «Abbiamo chiesto al sindaco – ha dichiarato in una nota congiunta  il gruppo consiliare del Partito Democratico – che senso ha partecipare a un distretto in cui la presidenza e la sede sono già stabiliti; ancora abbiamo chiesto che senso ha partecipare a un distretto dove la partecipazione sembra essere cumulativa piuttosto che caratterizzante i prodotti vitivinicoli dei luoghi. Ad esempio ci chiediamo quali comparazioni si possono fare tra un vino doc di Monreale e uno di Zafferana quando le caratteristiche sono totalmente diverse. Su questa analisi abbiamo ricordato al Sindaco che un suo sostenitore della sua coalizione fa parte il Presidente della commissione regionale attività produttive, e quindi abbiamo proposto di sfruttare questa occasione perché sia il Comune di Monreale a costituire un distretto capace di valorizzare il vino doc di Monreale. Ma di fronte a questa proposta, ma non solo, il Sindaco non ha dato risposta. E purtroppo questa non è la prima volta. Con questa coalizione ormai si assiste alle loro liti interne piuttosto del bene della città».

· Enzo Ganci · Editoriali

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