L'Archivio storico si trasferisce all'ex ospedale Santa Caterina

Nella nuova sede l'archivio sarà aperto al pubblico

MONREALE, 9 gennaio - L'importante complesso archivistico del Comune che fino ad oggi era stato ospitato nel piano inferiore della Scuola Media Antonio Veneziano, sarà situato nella prestigiosa e centrale sede dell'Ex Ospedale Santa Caterina.

Il provvedimento è frutto di una scelta del sindaco Filippo Di Matteo, considerata sempre più pressante la necessità di reperire un'unica sede idonea ad ospitare la propria produzione documentaria, per salvaguardarla da rischi di danneggiamento e di dispersione e per renderla fruibile alla cittadinanza con l’obiettivo anche di riunire definitivamente il materiale archivistico con la biblioteca del Fondo moderno e la biblioteca della legalità.

Lo storico edificio, completamente rinnovato grazie al un progetto di restauro che si è completato di recente si articola in due piani. Le sale destinate a depositi sono distribuite su tre livelli e consentono uno sviluppo complessivo di ampi scaffali. Grazie a questa determinazione voluta dalla Giunta Di Matteo sarà consentita l'apertura al pubblico della nuova sede, rendendo fruibile a ricercatori, studiosi, cultori di storia locale ed anche ad un pubblico non specialista, un vastissimo patrimonio documentario di inestimabile valore storico, sul quale negli anni precedenti, in previsione dell'apertura, vennero effettuati interventi di ordinamento e inventariazione

“L'attività dell'Archivio Storico – ha dichiarato il sindaco Di Matteo – è indirizzata allo svolgimento di ricerche storiche, amministrative e legislative, sia per gli utenti interni che per quelli esterni, nonché alla conservazione e ordinamento dei fondi archivistici, alla redazione di inventari e di altri strumenti necessari alla consultazione, ed alla promozione di attività di valorizzazione del patrimonio documentario per favorirne la consultabilità da parte degli utenti. E’ proprio per questo che nell’ambito della riorganizzazione degli uffici e dei servizi abbiamo voluto dare priorità alla cultura”.