Lo Coco (Pdl) abbandona l'aula, il Pd: "L'amministrazione perde il pelo, ma non il vizio"
MONREALE, 1 dicembre – E' polemica dopo l'approvazione degli equilibri di bilancio da parte del Consiglio comunale. Il sì dell'assemblea, se da un parte ha assolto ad un obbligo amministrativo-contabile, dall'altro ha scatenato reazioni da diversi ambiti politici.
Tra quelli che hanno alzato la voce, il consigliere comunale Pippo Lo Coco (Pdl), che ha abbandonato l'aula in segno di protesta. “Purtroppo i cittadini continuano ad essere tartassati senza giustificato motivo – scrive in una dura nota, rivolgendosi all’amministrazione – Qui non si tratta più di mettere le mani in tasca ma di portasi via anche il portafogli dei contribuenti. Capisco la difficoltà del Comune – prosegue – ma non si può continuare a chiedere senza offrire servizi. Questa amministrazione mostra di mancare di buon senso. Per chi non lo sapesse nel giro di un anno è mezzo sono state aumentate per due volte le tariffe idriche e dire che a Pioppo aspettiamo ancora il rimborso di dieci anni del canone di depurazione, inoltre è stata introdotta ed aumentata in tempi record l'addizionale irpef. Questo modo di amministrare ha messo in terzo e quarto piano giovani, anziani, diversamente abili, famiglie e ambiente: in una parola, il futuro di questo paese”.
Schiaccia il piede sull’acceleratore pure il gruppo consiliare del Pd, che sottolinea come l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio comporti anche l’aumento dell’Irpef dello 0,8%. “E’ l’ennesimo aumento voluto dal centro destra ma – scrivono i consiglieri del Partito Democratico - che di fatto mette soltanto le mani nelle tasche dei cittadini poiché queste nuove entrate serviranno per coprire quei buchi di gestione gravati da debiti fuori bilancio, debiti verso terzi e gestioni esterne come quella dei rifiuti. E così, di fatto, queste risorse non serviranno per migliorare i servizi sociali, per la manutenzione stradale e fognaria, per il decoro urbano, per migliorare le frazioni. Comunque per migliorare i servizi da rendere ai cittadini”.
“Contestiamo anche il fatto - proseguono - che la proposta di delibera della salvaguardia è stata trasmessa alla commissione bilancio venerdì quando il consiglio era convocato di martedì. Pertanto non è stato garantito alla commissione il tempo utile per recepire il parere dei revisori, né tanto meno per ricevere in audizione i dirigenti. Questo fatto, assolutamente grave politicamente e istituzionalmente, è già accaduto con la delibera sul bilancio di previsione 2011. Quindi l’amministrazione perde il pelo ma non il vizio”.