Il dato rivelato da un monitoraggio dell'Assessorato regionale alle Autonomie Locali
PALERMO, 13 ottobre - Non c’è Monreale tra gli 80 Comuni di tutta la Sicilia che sono stati diffidati dalla Regione per non aver ancora istituito l’Ufficio Relazioni col Pubblico, a distanza di ben 17 anni dall’approvazione della legge che ne prevedeva la creazione. Il dato emerge dal monitoraggio disposto dall'assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica presso le Province e i comuni siciliani.
Già a luglio scorso l'assessore Caterina Chinnici aveva emanato una direttiva sollecitando gli enti inadempienti a mettersi in regola. Adesso, a distanza di 3 mesi, da parte dell'Ufficio ispettivo del dipartimento regionale delle Autonomie locali, è scattata la diffida ad adempiere con il successivo avvio della procedura sostitutiva, anche se alcuni Comuni, a seguito del sollecito del luglio scorso, hanno già comunicato di avere attivato le procedure per l'istituzione degli Urp.
Tra gli enti inadempienti non c'e' nessun capoluogo e la provincia con il maggior numero di Comuni ritardatari e' Messina (21), seguita da Palermo (14), Agrigento (11) e Catania (11). Chiudono l'elenco Siracusa (6), Trapani (5), Caltanissetta, Enna e Ragusa (tutti con 4).
Per quel che riguarda la provincia di Palermo i comuni diffidati sono: Blufi, Bolognetta, Bompietro, Caltavuturo, Campofelice di Fitalia, Cefala' Diana, Gratteri, Marineo, Montemaggiore Belsito, Petralia Sottana, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Terrasini e Ustica.
«La mancata istituzione degli Urp - afferma l'assessore Caterina Chinnici - dimostra quanto ancora siano lontani pubblica amministrazione e cittadino. Anche se la legge non prevede espressamente una sanzione nel caso di mancata istituzione dell'Urp, si tratta di un adempimento obbligatorio, al quale gli enti locali avrebbero dovuto far fronte nell'interesse del cittadino per assicurare trasparenza, efficienza ed efficacia all'azione amministrativa».