Di Matteo e Caputo spazzano le strade di San Martino, insorge il Pd

Polemica del segretario cittadino, Walter Miceli sull'azione del sindaco e del vice di domenica scorsa

MONREALE, 13 ottobre - Non polemizzavano, perlomeno in maniera così franca e diretta, da poco meno di un mese. In quella occasione l’oggetto del contendere era stata la scuola elementare Pietro Novelli ed il reperimento dei fondi necessari alla sua ristrutturazione.

Fra il Partito Democratico e l’amministrazione comunale a scatenare i botta e riposta sono stavolta le foto pubblicate sulle pagine di «Monreale News» dell’azione compiuta domenica mattina dal sindaco Filippo Di Matteo e dal vice, Salvino Caputo, assieme ad alcuni volontari della frazione di San Martino, che, muniti di scope, palette e sacchetti, hanno bonificato la SP 57, quella che dalla frazione montana conduce a Baida.

Per il Pd, quella messa in atto dall’amministrazione era un’azione da evitare. «Ancora una volta il sindaco e il presidente dell’Ato Palermo 2 – polemizza il segretario cittadino dei democratici, Walter Miceli – si caratterizzano per i maldestri tentativi di nascondere i problemi di Monreale. Di Matteo e Caputo, infatti, invece di risolvere l’emergenza rifiuti che, ormai da diversi mesi, opprime la nostra città e costringe i monrealesi a convivere con ratti e cani randagi, hanno tentato di sfuggire alle loro proprie gravissime responsabilità, facendosi fotografare in una improbabile operazione di pulizia della SP 57, mortificando, in tal modo, gli operatori ecologici che svolgono queste mansioni per necessità e non per propaganda elettorale».

La risposta dell’amministrazione non si è fatta attendere andando – ovviamente – in senso contrario: «Abbiamo voluto soltanto stare vicini ai cittadini di Boccadifalco, che lamentavano carenze igieniche lungo la strada in questione – spiega il vicesindaco Salvino Caputo, presidente dell’Ato Palermo 2, che gestisce lo smaltimento dei rifiuti in diciassette Comuni della Provincia – Ancora una volta la polemica del Pd si rivela sterile, sollevata, evidentemente, da chi non ha altri argomenti per fare politica».