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Rifiuti, Mortillaro: "A Villaciambra situazione ormai insostenibile"

| Enzo Ganci | Politica

"I cittadini ormai gettano ormai i rifiuti in altri Comuni"

MONREALE, 4 novembre - Il disservizio dell’Ato PA2 “Alto Belice Ambiente”, oltre a creare grandi disagi ai cittadini, sta mettendo in difficoltà le attività commerciali del territorio e sta rischiando anche di compromettere, seriamente, la salute dei cittadini.

Lo afferma il Consigliere Provinciale, Giuseppe Mortillaro (Iniziativa Popolare), che ha inviato una dura nota di protesta al sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo, nonché ai liquidatori dell'Ato.

"Oggi il servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento è discontinuo – scrive ancora Mortillaro – i rifiuti rimangono per strada anche intere settimane e, negli punti di raccolta, si creano delle vere e proprie discariche a cielo aperto. Il disservizio, derivato dal mancato spazzamento, dalla raccolta e dal ritiro dei rifiuti, è ormai diventato una vera e propria emergenza che flagella l'intera frazione; la via principale, il tratto urbano della SP5, la piazza su cui insiste l'unica postazione di cassonetti, le vie secondarie sono difficilmente percorribili con seri e gravi pericoli per la salute pubblica: l'aria che si respira è malsana, le montagne di rifiuti maleodoranti sono ricettacolo per topi, insetti e fonte di inquinamento sia per l'aria che per il suolo. La gente ha atteso pazientemente la normalità del servizio; l'avvio di un servizio di raccolta porta a porta o una diversa ed equa distribuzione dei cassonetti. Si è persino data delle regole, rispettando gli orari ma soprattutto si è organizzata per conferire i propri rifiuti al di fuori del centro abitato.

La situazione è ormai insostenibile – prosegue il consigliere provinciale –. Il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è al collasso. L'amministrazione non è in grado di dare opportune direttive. I cittadini si sentono abbandonati al proprio destino. L'attesa ha creato nervosismo, liti tra i cittadini che non sanno dove lasciare il proprio sacchetto dei rifiuti. La gente timida, umile ed educata si imbarazza; i cittadini più spregiudicati ed autoritari hanno con arroganza imposto ove depositare i sacchetti che di fatto creano cumuli difficilmente bonificati bonificati.

A ciò si aggiunge di appiccamenti di fuoco, mai successi a Villaciambra, ai cumuli di rifiuti presenti, con seri pericoli per la salute pubblica per la liberazione della diossina che si sprigiona.

Inoltre le frequenti e torrentizie piogge dell'ultimo mese hanno determinato lo spargimento di sacchetti e di rifiuti sull'intero asse stradale della SP5 arrecando gravi e pericolosi disagi alla circolazione ed ai pedoni costretti a continue e improvvide gincane tra rifiuti e mezzi veicolari.

Oggi la gente non conosce gli orari di raccolta dei rifiuti; chi sono gli operatori che dovrebbero garantire il prelievo dei sacchetti sulla strada principale e sulle arterie secondarie (effettuata saltuariamente e spesso una volta a settimana); chi è l'operatore che dovrebbe garantire lo spazzamento (dal 04 settembre il paese non viene ripulito per assenza dell'operatore addetto).  

La gente si è rassegnata e, pur di vedere il proprio paese meno sporco, frequentemente si disfà del propri rifiuti al di fuori della frazione in altro comune. Se i rifiuti continuano a restare per strada, malgrado gli ulteriori e suppletivi impegni, vuol dire che che sicuramente non vi è stata una gestione sana ed oculata dell'ATO che di fatto non controlla il territorio. Il tutto nella totale indifferenza di un comune che dovrebbe vigilare sul territorio garantendo legalità e rispetto della legge. Invano ho sperato che l'amministrazione facesse sentire la propria presenza imponendo ai cittadini il rispetto delle leggi e delle regole.

Ultimamente e inspiegabilmente il servizio è gestito da una ditta privata, previo appalto del Comune, che, a singhiozzo e senza conoscere il territorio, garantisce le postazioni con maggiori criticità.

E' ormai improcrastinabile - conclude Mortillaro - fare chiarezza sulla reale situazione finanziaria della società e sulla cause che hanno determinato il prodursi di così consistenti perdite di esercizio che hanno ricadute negative sul comune ma soprattutto sui cittadini che dovranno sobbarcarsi gli aumenti della tassa, ma soprattutto i rifiuti per strada".

  

· Enzo Ganci · Editoriali

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