Rifiuti: la Regione estende i "centri di costo" a tutti gli Ato?

Potrebbe essere anticipato, frattanto, il terzo trasferimento ai Comuni

MONREALE, 25 ottobre - L’esperienza dei centri di costi potrebbe estendersi dalla società Alto Belice Ambiente agli altri 26 Ato siciliani. La Regione, infatti, potrebbe emanare un’ordinanza per fornire le linee guida cui attenersi.

È quanto è emerso, ieri mattina, nell’ambito di un incontro presso il Dipartimento regionale Acque e Rifiuti fra i liquidatori della società Alto Belice ambiente, l’assessore Giosuè Marino e il dirigente generale, Enzo Emanuele.

Appena qualche settimana fa, la Regione non si era opposta alla richiesta avanzata dalla società di provvedere ai pagamenti per centri di costo. La responsabilità, a quel punto, era caduta sui liquidatori che avevano chiesto ed ottenuto l’avallo dell’assemblea dei sindaci. I lavoratori, invece, si erano spaccati temendo l’incertezza di una fonte di pagamento parcellizzata.

La Regione dovrebbe intervenire soprattutto sulla questione dei personale, lasciando in carica all’Ato gli amministrativi e ai comuni gli operativi.

Il servizio raccolta dei rifiuti sembra avviarsi verso un ritorno all’antico, cioè ad una gestione operativa d’impronta locale, come già avviene nei 17 comuni gestiti dalla società Alto Belice Ambiente cui competono i costi relativi al personale, alla discarica e ai mezzi. Ad ogni Comune rimarrebbe la facoltà di decidere se lasciare la gestione del servizio all’Ato o provvedere in proprio. Una fase di transizione, insomma, in attesa che venga definito il processo di liquidazione e la fase successiva.

«La Regione – ha detto Roberto Terzo, uno dei liquidatori della società Alto Belice ambiente – sta pensando di accelerare il trasferimento della terza mensilità destinata ai Comuni, così da fornire quella liquidità necessaria ad affrontare l’onere degli stipendi che i lavoratori attendono da qualche mese».