Pioppo si riorganizza per tentare ancora la strada dell'autonomia

Dopo il mancato raggiungimento del quorum, nella frazione riparte l'attività separatista 

MONREALE, 10 ottobre – Pioppo ci riprova. Perlomeno a livello organizzativo. Si erano lasciati con i musi lunghi e con tanta delusione addosso per colpa di quei 137 “stramaledettissimi” voti.

Quelli che sono mancati alla frazione per diventare un Comune autonomo, o quantomeno per poter dire all’Assemblea regionale siciliana: noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo per ottenere l’autonomia, adesso il compito di fare la legge è vostro.

Ed invece il tempo da lupi di quel 18 aprile scorso, con una pioggia che da tempo non si abbatteva su Pioppo con quella forza, ha probabilmente contribuito ad assestare l’ultima stoccata ad un referendum (quello per l’autonomia, appunto), che con tanta fatica e tanto impegno era stato portato avanti dai promotori.

Quella domenica sera i votanti erano stati 2.630, cioè 137 in meno rispetto al quorum necessario per far sortire effetti alla consultazione referendaria. Smaltita la sbornia del mancato successo, però, i pioppesi tentano una riorganizzazione, decisi, quindi, a non abbandonare i loro propositi autonomisti.

Due giorni fa, nei locali di Chiasso Dolo, una quarantina di cittadini ha discusso, tentando di capire cosa fare per proseguire un progetto bruscamente interrotto dal quorum che non è arrivato ad aprile. Per riavviare la macchina organizzativa, però, probabilmente ci sarà da aspettare l’esito del prossimo censimento nazionale, che si terrà nel 2011, a dieci anni di distanza dal precedente.


Frattanto il gruppo provvederà a costituirsi anche a livello giuridico, piuttosto che restare come un organismo “spontaneo”. Occorrerà pure trovare una sede idonea, in grado di ospitare le iniziative che potranno essere realizzate, non tralasciando, però, iniziative informative e mediatiche da supporto all’attività condotta.