Non ci fu comportamento anti-sindacale: rigettato il ricorso di due sindacati contro il Comune

Di Matteo: "Il comportamento dei funzionari è stato lineare"

PALERMO, 19 ottobre - La sezione del Lavoro del Tribunale di Palermo ha rigettato, con decisione del 14 ottobre 2011 il ricorso promosso dalle rappresentanze sindacali Cgil Funzione Pubblica e dal CSA.

L’azione promossa tendeva alla condanna del Comune di Monreale per “comportamento antisindacale” tenuto nell’ambito della contrattazione decentrata integrativa relativa alla sessione negoziale anno 2010, in particolare chiedendo la sospensione degli effetti relativi alle determinazioni di liquidazione del salario accessorio ai dipendenti.

Il Giudice ha ritenuto il ricorso infondato non ricorrendo l’attualità del comportamento antisindacale lamentato, e quindi della condotta lesiva del Comune di Monreale, che dopo un anno di trattative non andate a buon fine, ha ritenuto di chiudere unilateralmente il Fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività, procedendo alla liquidazione, ancorchè parziale, del salario accessorio dei dipendenti, che comunque erano in attesa del salario accessorio dovuto.

Il Comune di Monreale è stato assistito e difeso dall’Avvocato Carmen Milazzo. “La sentenza – ha dichiarato il sindaco Filippo Di Matteo- ci conforta nel ritenere che il comportamento della Delegazione Trattante di Parte Pubblica, composta dal segretario generale Ettore Sunseri, dalla Dirigente Risorse Umane Rita Curcio e dal Funzionario Maurizio Di Martino è stato lineare, corretta ed ispirata ai principi di buona fede e correttezza e tendente a perseguire il mandato ricevuto dall’Amministrazione, che in tempi di limitate risorse economiche deve coniugare funzionalità e risparmio, nell’interesse di tutti i lavoratori e della collettività”.