Incendi dolosi, la Giunta comunale chiede l'intervento dell'esercito

Di Matteo: "Necessario un maggiore controllo"

MONREALE, 29 agosto - L'emergenza incendi a Monreale diventa una vera e propria croce e scuote l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Filippo Di Matteo, che stamane ha convocato una seduta straordinaria della Giunta.

La riunione dell’esecutivo cittadino, che si è svolta alla presenza anche dei funzionari comunali della Protezione civile, dell’Urbanistica e della Polizia Municipale, è servita per richiedere l’intervento dell’esercito. “Non dobbiamo abbassare la guardia – ha dichiarato Di Matteo - quella contro gli incendi è una battaglia che richiede la collaborazione di tutti. Sappiamo benissimo che si tratta di fenomeni dolosi, provocati in modo scientifico e criminale per creare disagio e dobbiamo intervenire in tutti i modi per bloccare questi episodi al fine di tutelare il nostro territorio”.

Il patrimonio boschivo comunale già da diversi anni è interessato da incendi certamente di natura dolosa. “Questa situazione – ha continuato il primo cittadino – oltre a provocare un eccezionale depauperamento del patrimonio boschivo, ha causato ingenti danni anche a quello strutturale. L’amministrazione comunale, a seguito di questi fatti, si è tempestivamente attivata, promuovendo sia attività di prevenzione, avvistamento e intervento immediato sui focolai ma anche attività tese a scongiurare pericoli per l’incolumità pubblica. Misure che non sono risultate sufficienti, però, per evitare i continui roghi. “Considerato – ha concluso Di Matteo – che gli sforzi sino ad oggi compiuti non bastano a garantire la sicurezza e che non disponiamo di idonee risorse finanziarie e umane, abbiamo ritenuto opportuno chiedere l’intervento dell’esercito per un maggiore controllo”.

“Oltre alle aree boschive – ha aggiunto il vicesindaco Salvino Caputo - questa volta gli incendi hanno colpito anche le zone abitate. Ma, oltre ai gravissimi danni temo anche conseguenze per il territorio per rischi idrogeologici. Ritengo - ha concluso Caputo - che si tratta di eventi di natura dolosa e non di episodi isolati che mirano a devastare importanti aree di Monreale e per questo ho proposto il vincolo di inedificabilità per cinque anni nelle aree colpite”.