“Se non si aprirà un'inchiesta il Pd monrealese presenterà un esposto-denuncia"
MONREALE, 21 agosto - «La crepa apertasi nel tetto del Dormitorio dei Benedettini del complesso museale del Duomo, con sè, ha aperto una serie di interrogativi sulla politica di tutela e valorizzazione dei beni culturali monrealesi di questo ultimo ventennio».
Lo afferma il deputato Tonino Russo, componente della commissione Cultura della Camera a proposito del cedimento del tetto del Dormitorio dei Benedettini, che ha aperto una crepa sulla copertura dell’edificio.
«A queste domande, a mio avviso – prosegue Russo – bisognerà dare in fretta risposte serie ed esaustive, senza furbizie nè infingimenti.
Personalmente, sono convinto che non sia possibile tollerare alcuna omertà sulle cause e sulle responsabilità che dalla ampia fessura del tetto incominciano a trasparire. E, altresì, penso che gli interventi che dovranno essere effettuati non possono rappresentare una nuova occasione per i ricchissimi affari di qualcuno, come se nulla fosse accaduto.
In tal ottica, mi parrebbe ignobile uno sempre possibile scaricabarile delle responsabilità e sarebbe patetico pensare di usare l'occasione per un tornaconto di immagine. Questa è una vicenda che provoca rabbia e vergogna; grida vendetta e pretende verità che non possono essere occultate. Bisogna, insomma, fare piena luce su ciò che è accaduto e di cui lo smottamento del tetto di questi giorni è solo, speriamo, l'ultimo atto.
Come capita in questi casi – prosegue il parlamentare – presumo che verrà aperta un'inchiesta della magistratura. Se così non dovesse essere, il Pd monrealese si farà carico di depositare un esposto denuncia perchè l'inchiesta venga aperta.
Dopo una spesa di cinquanta miliardi di vecchie lire e 14 anni di chiusura senza mai una vera apertura, tranne quella per consentire all'onorevole Caputo le solite false inaugurazioni, i tagli di nastro e i brindisi ad uso dei fotografi e dei cronisti, occorre scrivere pagine di verità che facciano giustizia, accertino responsabilità che non possono rimanere impunite.
Dinanzi ad un fatto gravissimo che non può essere derubricato, come mi pare che si stia facendo in queste ore, prima di chiedere altri soldi per il ripristino del tetto, è giusto accertare come sia stata spesa l'enorme quantità di denaro riversata anche sul quel tetto.
Certo è che alla base di quanto accaduto ci sono cause e responsabilità che vanno verificate con una accurata perizia tecnica e legale volta ad accertare e non ad insabbiare.
Ci sono stati errori di progettazione? Ci sono stati errori di esecuzione dei lavori? Non sono stati usati materiali adeguati? Chi doveva verificare e vigilare non ha fatto in pieno il proprio dovere? Bene, anzi male! Accertiamo la verità e chiediamo conto e ragione a chi porta sulle spalle quelle colpe. Ciò che non può accadere - conclude Russo - è che si diluiscano, si spalmino e si spostino le responsabilità e i costi delle stesse sulle casse pubbliche, ossia sulle tasche dei cittadini.
Infine, suggerisco di cogliere questa occasione per approfondire l'intero capitolo che riguarda il complesso del duomo, con annesso complesso museale, e finalmente fare piena luce anche sulle prospettive future».