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Beni confiscati, Caputo: "Per noi uno stimolo a continuare un percorso di legalità"

| Enzo Ganci | Politica

"Tra i primi a comprendere l'importanza di lottare contro la mafia"

MONREALE, 19 giugno – «Monreale tra i Comuni col maggior numero di beni confiscati alla mafia? Per noi uno stimolo a continuare un percorso di legalità».

Lo afferma il deputato regionale Salvino Caputo, vicesindaco di Monreale e componente della Commissione regionale antimafia. Ieri l’Agenzia nazionale per i beni confiscati ha pubblicato la graduatoria dei Comuni più impegnati sul fronte della gestione dei patrimoni confiscati a Cosa nostra. In questa speciale classifica Monreale figura al decimo posto su scala nazionale.

«Questo è un risultato eccezionale - sottolinea Caputo, che in giunta è titolare della delega ai Beni confiscati ed stato tra i fondatori del consorzio Sviluppo e Legalità che gestisce Beni confiscati a Cosa nostra nel comprensorio del corleonese - Abbiamo primi fra tutti compreso l’importanza strategica di lottare contro la mafia attraverso la gestione dei beni confiscati. Questo riconoscimento per noi rappresenta uno stimolo a continuare in un percorso di legalità».

Va ricordato che a Monreale l’amministrazione comunale si è dotata di un ufficio speciale, dedicato proprio alla gestione dei Beni confiscati e che con un bando pubblico, emanato nella primavera del 2010, ha individuato alcune associazioni no profit, che hanno manifestato la volontà di gestire il patrimonio sottratto a Cosa Nostra.

Alcune di queste associazioni hanno avuto assegnato i beni, ricadenti per lo più nel territorio monrealese, ed hanno già cominciato, malgrado qualche difficoltà, la loro attività di riutilizzo dei beni stessi.

· Enzo Ganci · Editoriali

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