Riordino dei confini territoriali? No, una convenzione con San Giuseppe Jato

L'assessore Santo D'Alcamo

L’assessore al Patrimonio Santo D’Alcamo interviene sulla questione che tiene banco in questi giorni

MONREALE, 16 aprile - Rivedere i confini tra Monreale e San Giuseppe Jato per venire incontro alle esigenze degli abitanti della zona che spingono per modificarli e passare sotto l’amministrazione jatina? No, meglio stipulare una convenzione proprio con il Comune di San Giuseppe per garantire loro quei servizi cui hanno diritto.

È questa la posizione espressa da Santo d’Alcamo, assessore al Patrimoni del Comune di Monreale, che si esprime sulla questione che oggi approda in Consiglio comunale e per la quale c’è già grande attesa. Una questione che va avanti ormai da diverso tempo e che vede i cittadini di contrada Dammusi e zone limitrofe chiede a gran voce il riordino dei confini territoriali a causa di un stato di abbandono che da sempre hanno lamentato e che, soprattutto per il servizio dello smaltimento dei rifiuti, ha creato loro parecchi disagi. A ciò si aggiunga che di recente molti residenti hanno ricevuto l’avviso di pagamento Tari relativo agli ultimi cinque anni. Da qui l’accentuarsi delle proteste, che certamente non si esauriranno a breve.

“Non credo che Monreale debba privarsi del proprio territorio - afferma l’assessore D’Alcamo - che fa parte della sua storia ed al quale nessuno vuole rinunciare. La soluzione, semmai - prosegue - potrebbe essere quella di sottoscrivere una convenzione con il Comune di San Giuseppe Jato per evitare che i residenti di quella zona di confine debbano obbligatoriamente recarsi a Monreale per le loro esigenze amministrative ed anagrafiche ed alleggerire quindi i loro disagi. Quanto all’espletamento dei servizio rifiuti, ci si potrebbe seder attorno ad un tavolo sempre con il San Giuseppe Jato per censire quanti effettivamente devono beneficiare di questo servizio, facendolo svolgere al Comune jatino e poi eventualmente compensare”.