Regionali 2017, il centrodestra si ricompatta e ufficializza il noma di Musumeci

La conferenza stampa di oggi del centrodestra siciliano

Centrosinistra ancora in mezzo al guado, Sgarbi lancia la propria candidatura a governatore

PALERMO, 1 settembre - Il centrodestra si ricompatta attorno alla candidatura di Nello Musumeci a presidente della Regione Sicilia e in una conferenza stampa a Palermo sbandiera la ritrovata unita'. "E' stato difficile, ma ci siamo riusciti. Ha vinto l'intelligenza", dice il commissario regionale di Forza Italia, Gianfranco Micciche'. E Musumeci assicura: "Tra noi non ci sono ne' vincitori ne' vinti, ha vinto la buona politica".

Musumeci annuncia che in caso di vittoria il suo vicepresidente sara' l'avvocato e professore Gaetano Armao, fondatore del movimento Siciliani indignati e punto di riferimento di alcuni settori autonomisti. E Musumeci anticipa anche che tra gli assessori ci sara' l'ex rettore dell'universita' di Palermo, Roberto Lagalla, medico e fondatore del movimento Idea Sicilia. Nella coalizione c'e' anche l'Udc. Solo Forza Nuova si chiama fuori, e va in cerca di un candidato alternativo a Musumeci.

Nel campo del centrosinistra, al contrario, il mosaico e' ancora tutto da comporre. Il Pd e' in mezzo al guado sulla candidatura 'civica' del rettore dell'universita' di Palermo, Fabrizio Micari, e l'alleato Ap preme sui dem perche' escano dall'incertezza e chiudano il patto elettorale. "Il Pd a questo punto ci dica definitivamente qual e' la sua opinione e la formalizzi", e' la richiesta di Angelino Alfano, che torna ad agitare la candidatura dell'ex eurodeputato Giovanni La Via. A ogni buon conto, Alfano avverte che l'alleanza col Pd se si chiudera' sara' solo siciliana, non nazionale. Che Micari non sia graditissimo ad Ap e' noto, ma anche nel Pd c'e' chi frena sul nome del rettore, e il governatore uscente, Rosario Crocetta, insiste nella sua richiesta di primarie per la scelta del candidato, pronto - in caso contrario- a correre da solo per un secondo mandato. Quanto a Micari, di primarie non ne vuol sapere: "Se me le chiedessero non le farei, non c'entrano nulla col senso della mia candidatura, quelle vanno bene per i politici che hanno una struttura, gruppi sul territorio. Io sono stato chiamato, da esterno, per coordinare una coalizione", spiega il rettore. Chiamato dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, per riproporre su scala regionale il modello che ha portato alla sua rielezione al primo turno delle comunali della scorsa primavera.

Un progetto che si sta rivelando complicato. La sinistra non sta meglio, e finora non trova la stretta finale sulla candidatura unitaria di Claudio Fava, di Sinistra Italiana. Mdp rimprovera a Pisapia di non tener fede all'impegno 'mai con Alfano' e di pensare a entrare nell'alleanza col Pd e Ap. Fava, piu' duramente, accusa Pisapia di essere "evaporato" e lo invita a uscire dal silenzio. Solo tra qualche giorno, Fava dice che decidera' se scendere o meno in campo, quando il quadro a sinistra sara' piu' chiaro. Nell'arena scende invece Vittorio Sgarbi, che annuncia di candidarsi governatore col suo movimento "Rinascimento", prende la residenza a Calascibetta (Enna) e scrive all'ex governatore Toto' Cuffaro, per dirgli che ha subito "un processo ingiusto" e che "e' possibile un progetto di riscatto culturale in nome della verita' e contro ogni impostura, giudiziaria e politica". A Cuffaro, Sgarbi offre il suo sostegno ma - assicura - "senza chiedere nessuna contropartita".
(AGI)