"Prima l'Ato, adesso anche il Comune ricorre a ditte private"
MONREALE, 6 maggio - «L'amministrazione annuncia in pompa magna l'operazione di bonifica del territorio di Monreale? Certo è che allo stato in cui siamo non si doveva arrivare ancora una volta».
Lo afferma in una nota il consigliere comunale Massimiliano Lo Biondo. «È chiaro - prosegue Lo Biondo - che la rimozione dei rifiuti era il minimo che ci si potesse aspettare. Ma ciò che non si auspicava era l'ennesimo affidamento di nolo a caldo a ditte esterne. E' risaputo che il nolo a caldo è l'ennesima manna dal cielo per terzi e l'ulteriore aggravio dei costi a carico dei cittadini. Ma è anche l'ennesima spesa che toglie i soldi ai lavoratori dell'ATO.
Dopo che all'ATO PA2 l'affitto di mezzi e autisti era diventata una consuetudine, ora anche il Comune segue la strada dei noli a caldo. Con somme che per ogni mezzo oscillano intorno a 720 euro più iva al giorno.
L'ATO possiede mezzi, autisti e meccanici. Quindi non si capisce la ragione per cui le risorse economiche debbano essere utilizzate per l'affidamento dei noli a caldo. Se esistono i soldi per pagare i noli, allora, perché non si trovano quelli per aggiustare i mezzi dell'ATO? Oppure perché non usano le stesse somme per riparare i mezzi guasti? Perché sono stati portati nelle condizioni di non essere più utilizzabili? L'ultimo nolo costerà ai cittadini 13 mila euro per una sola settimana.
E' assurdo - conclude Lo Biondo - che con tutti i noli fatti nessuno abbia mai pensato di riparare i mezzi o comprarne di nuovi. E intanto rimane il fatto che, dal 9 marzo, data della richiesta fatta all'ATO, si è in attesa di ricevere la copia di tutti i contratti di nolo e delle rispettive fatture. E sarebbe curioso vedere se chi le ditte che hanno usufruito dei noli a caldo si sono diversificate nel tempo».