Legalità: 75 persone rispondono al bando per la gestione del caseifico appartenuto al boss Bommarito

Caputo: "Grande risultato. L'obiettivo è creare occupazione"

MONREALE, 2 maggio - Hanno risposto 75 persone al bando pubblico emesso dai comuni di Monreale e Roccamena per la gestione del caseificio confiscato al Boss Bernardo Bommarito.

Il protocollo d’intesa siglato dal sindaco Filippo Di Matteo e dal collega Salvatore Graffato e dal presidente dell’Unicoop Felice Coppolino prevede la costituzione di una coop giovanile. Adesso l’Ufficio Speciale per i Beni Confiscati alla mafia del Comune di Monreale che su input dell’assessore Salvino Caputo, aveva pubblicato il bando pubblico, si occuperà della selezione del personale tecnico e amministrativo per la costituzione della cooperativa sociale che dovrà essere composta da 25 unità. I soggetti selezionati prima di iniziare l’attività, dovranno frequentare un corso di formazione professionale che sarà curato dalla Unicoop Sicilia, alla quale è stata anche affidata la costituzione della struttura.

«E’ un grande risultato – ha dichiarato Caputo – della grande partecipazione ad un bando che ha l’obiettivo di creare occupazione. Se oggi molti giovani hanno trovato un posto di lavoro e sono diventati imprenditori è grazie alla lungimiranza di quegli amministratori e politici che si sono battuti per trasformare questi beni che giacevano senza alcun utilizzo, per realizzarvi strutture aziendali che hanno prodotto economia e posti di lavoro. Oggi i loro prodotti come il vino, il pane, l’olio e tanti altri beni, oltre che essere il simbolo del riscatto e della legalità, sono inseriti a pieno titolo nella grande distribuzione commerciale».

Il prossimo 11 maggio, intanto i tecnici dell’Agenzia del Demanio e del Comune di Monreale effettueranno un sopraluogo per verificare le condizioni strutturali dell’immobile che comprende un vasto appezzamento di terreno agricolo sul quale possono essere impiantate altre coltivazioni.