Lo Biondo: "Più di un milione e mezzo di debiti fuori bilancio"

"Vogliamo una rottura col passato"

MONREALE, 13 aprile – “1.507.640,56 euro. A tanto ammonta la somma complessiva delle delibere per debiti fuori bilancio approvati dall’amministrazione dal luglio 2009 a oggi”. Lo rende noto il consigliere comunale, Massimiliano Lo Biondo (Pd). "Ma ancora tanti altri da sommarsi visto che per il 2011 la somma prevista dalla giunta per coprire altri debiti è di circa 1.100.000 euro – aggiunge Lo Biondo - Somme così vertiginose dimostrano che esiste una spesa strutturata e parallela al bilancio. Ora si chiede ai cittadini di pagare debiti fuori bilancio anche se molti di questi non possono configurarsi come tali in quanto illegittimi.

E' il caso delle quote associative per gli anni 2003-2004 e 2009-2010 non versate al Consorzio Sviluppo e Legalità, le quote condominiali non versate, i canoni di locazione dove insistono gli uffici del Comune e le scuole materne ed elementari. Ma ancora spese per consulenze tecniche su progetti mai realizzati dall'amministrazione.

E così, per pagare soprattutto tutti i debiti fuori bilancio e la voragine dell'Ato rifiuti, il centrodestra decide di aumentare la Tarsu, l'acqua, la cosap. Decisione tra l'altro illegittima poiché è stata la giunta a deliberare l'aumento delle tariffe, quando invece è competenza del consiglio comunale. Fatto anche stabilito dal Tar Sicilia quando il comune di Palermo aveva aumentato la Tarsu con una delibera di giunta".

E così tra i debiti approvati in consiglio dal centrodestra, figurano: 9.218, euro per il mancato pagamento, dal 1 giugno 2000 al 31 agosto 2004, dell'affitto dei locali dell'autoparco di Grisì; 42.000 euro per competenze tecniche per progettazione impianti fotovoltaici nelle scuole elementari 63.927 euro per la progettazione e ristrutturazione del Palazzo Comunale 604.683 euro per somme non pagate all'AMAT nei periodi 2003/2004; 4.120 euro per quote condominiali non versate dal 1999 al 2001; 1.318,69 euro per spese di recinzione del pozzo Boarra.

Noi pretendiamo una rottura col passato e con questo modo di amministrare. Ma la sensazione è che non ve ne sia intenzione. E lo dimostra il numero dei debiti da loro approvati di fronte all'aumento delle tasse locali e ai ripetuti tentativi di assegnare posizioni organizzative nonostante i pareri contrari tecnici ed economici. Posizioni che inevitabilmente verrebbero a configurarsi come nuovi debiti fuori bilancio. Ma se dovessero procedere con le posizioni organizzative inevitabilmente chiameremo in causa la Corte dei Conti ".