Importante presenza del Consorzio Sviluppo e Legalità alla rassegna vinicola veronese
VERONA, 10 aprile - Il vino Centopassi Shirah "Marne di Saladino, prodotto dalla cooperativa Placido Rizzotto che lavora in una azienda confiscata alla mafia, è stato dedicato al capitano dei Carabinieri Emanuele Basile.
La notizia è stata resa nota nel corso di una conferenza stampa, che si è svolta questa mattina al Vinitaly sul tema "Qualità dei vini e qualità dei territori nei beni confiscati alla mafia" alla quale sono intervenuti: il presidente del Consorzio Sviluppo e Legalità Salvatore Graffato, Salvino Caputo componente della Commissione Parlamentare Antimafia, il presidente dell'Istituto della Vite e del Vino Leonardo Agueci, il sindaco Di Monreale Filippo Di Matteo (vicepresidente del Consorzio), il direttore generale del Consorzio Lucio Guarino e Laura Speziale della cooperativa "Placido Rizzotto" .
Il vino Centopassi è stato anche esposto nello stand del PON Sicurezza del Ministero dell'Interno. «Siamo soddisfatti – hanno dichiarato i vertici del Consorzio "Sviluppo e Legalità" – di avere lanciato questi prodotti nell'ambito di una vetrina internazionale». Alla conferenza stampa, hanno preso parte numerosi giornalisti di testate straniere che sono rimasti incuriositi di questa iniziativa. «Grazie alla nostra fiducia e al supporto che in questi anni siamo riusciti a dare a questi giovani ai quali abbiamo assegnato tutti i beni confiscati – ha dichiarato Caputo – oggi raccogliamo i frutti di una operazione certamente vincente, che ha consentito di lanciare questi vini nei mercati americani ed europei portando avanti il nostro progetto di riscatto economico e sociale di cui la Sicilia ha fortemente bisogno».
Il presidente del Consorzio Graffato, ha invitato la stampa presente a visitare le aziende al fine di contribuire a dare un nuovo messaggio della nostra terra, che è fortemente cambiato, grazie all'impegno di molti amministratori del Consorzio che hanno creduto in un vero riscatto facendo diventare produttivi, beni che erano rimasti inutilizzati per decenni. Il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo, ha parlato della cantina Kaggio (confiscata Riina e Brusca), che lo scorso anno è stata inserita in un progetto di recupero e valorizzazione, grazie all'intervento della Prefettura di Palermo. «Non appena saranno definiti i lavori – ha concluso Di Matteo – la struttura sarà messa a disposizione degli operatori e soprattutto delle aziende che producono i vini su terre confiscate». Grande disponibilità è stata offerta dal presidente dell'Istituto Leonardo Agueci e dal Direttore Dario Cartabellotta, i quali hanno dichiarato che: «L'istituto sarà sempre pronto a seguire la sperimentazione dei vini prodotti sulle terre confiscate".
Nella foto: la presentazione del vino Centopassi al Vinitaly di Verona