2,40 euro a metro quadro la nuova tariffa. L'opposizione non ci sta
MONREALE, 5 aprile – Ha scatenato un vero e proprio putiferio di polemiche la decisione della giunta comunale di aumentare del 50 per cento il costo della Tarsu e del 10 per cento quello dell’acqua.
Una decisione spiegata dal sindaco Filippo Di Matteo con la necessità di "poter coprire i costi di gestione" determinati anche dal dover conferire i rifiuti in provincia di Messina e che, come sottolinea il primo cittadino, non coinvolgerà gli esercizi commerciali.
"L'amministrazione - recita una nota del Comune - ha dato incarico ad un gruppo di lavoro di elaborare uno studio per definire un regolamento comunale sui rifiuti per premiare i cittadini piu' virtuosi che collaboreranno nella raccolta dei rifiuti differenziati e per tenere conto anche delle esigenze che riguardano in particolare le fasce più deboli. In attesa di definire questo provvedimento al fine di poter coprire i costi di gestione del servizio raccolta rifiuti siamo stati costretti ad aumentare le tariffe che saranno tuttavia ridotte se ci sarà collaborazione da parte dei cittadini".
Si passerà da 1 euro e 60 centesimi a metro quadro a 2,40. Questa la nuova tariffa determinata dall'amministrazione.
"Stiamo già studiando - aggiunge Di Matteo - un sistema che consenta degli sgravi ai cittadini che contribuiscono alla raccolta differenziata. Chi si impegnerà potrà ottenere notevoli risparmi. Per quel che riguarda l'acqua pur essendo lievemente ritoccata, rimane la tariffa più bassa d'Italia".
Le opposizioni insorgono e promettono battaglia. "Un aumento che grava solo ed esclusivamente sui cittadini – scrive il gruppo consiliare del Pd - ma che di fatto non serve assolutamente a migliorare un servizio la cui gestione si è sempre dimostrata incapace. Gestione sulla quale abbiamo presentato per ben 7 volte delle interrogazioni senza ricevere risposta né dall'Ato né dall'amministrazione. E come se non bastasse l'Ato non ha ancora fornito le copie dei contratti di nolo a caldo e le rispettive fatture.
Su tutto questo e sulle ragioni delle mancate retribuzioni pretendiamo risposte concrete in consiglio comunale. Chiedere ai cittadini di coprire la voragine economica del Comune e la necessità, ora, di dovere coprire un buco dell'ATO di oltre 10 milioni di euro, è troppo facile".
"L'amministrazione - aggiunge Forza del Sud - decide di accettare senza repliche il costo del servizio imposto dall'ATO al Comune il quale viene stabilito in 5.200.000 euro IVA esclusa, senza replicare nulla. Anzi la migliore soluzione che trovano è aumentare la TARSU del 50%. A tale scelta noi di Forza del Sud possiamo solo dire:Vergogna! Tale provvedimento è solo frutto della completa incompetenza e incapacità amministrativa del sindaco, del suo fidato vice e di tutti i componenti della giunta".