“Non avevo più la maggioranza e mi sono dimesso, ma resto al fianco di Capizzi”

Tonino Russo: E’ fallito un tentativo di un nuovo atto di arroganza”

MONREALE, 15 settembre - “Mi sono reso conto che non avevo più la maggioranza all’interno del direttivo ed ho scelto senza problemi di dire basta. È stata una scelta mia, che ritengo coerente”. Poche parole del segretario del Pd, Toti Zuccaro per spiegare i motivi della scelta che lo hanno portato a rassegnare le dimissioni.

Se, però, l’incarico della segreteria per Zuccaro sembra essere arrivato al capolinea, stessa cosa non può dirsi per quel che riguarda l’azione politica che egli stesso vorrà continuare a condurre, dal momento che può contare ancora su un nutrito gruppo di esponenti del Pd. Un gruppo numeroso per contrastare il quale nel corso del direttivo di ieri sera, è stata necessaria una improbabile alleanza fra molte “anime” del partito, magari divise ed “in cagnesco” su tanti aspetti della vita politica monrealese, ma dalla stessa parte al momento di dire di no alla proposta di Zuccaro. “Il mio compito da segretario si esaurisce qui – dice ancora l’ex segretario – Il sindaco adesso dovrà fare le sue scelte, ma per quel che mi riguarda avrà il sostegno mio e del gruppo che io rappresento”.

Chi non si è certo dispiaciuto del passo compiuto da Zuccaro è l’ex deputato Tonino Russo, da tempo, ormai per nulla tenero nei confronti della linea seguita dalla segreteria del partito. “Le dimissioni di Zuccaro – afferma Russo in una nota – avvengono in un momento delicato della vita del PD monrealese e dell'amministrazione della città. Sono il frutto inaspettato del fallito tentativo di un nuovo atto di arroganza che l'organismo dirigente del partito ha stoppato con maturità.

Ovviamente – aggiunge – le dimissioni in sè non risolvono problemi ma ne creano di nuovi. Tuttavia, bisogna prenderne atto e guardare avanti. Non mi pare che serva drammatizzare perché non è accaduto nulla di traumatico. Anzi, sono convinto che finalmente possa aprirsi una nuova fase che non sarà difficile rendere migliore di quella che ieri si è conclusa”.