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"Il Partito Democratico non faccia subire alla città le proprie beghe e le proprie conflittualità"

| Enzo Ganci | Politica

Il sindaco Piero Capizzi dice la sua sul caos in casa Pd

MONREALE, 15 settembre – La “patata bollente” adesso è nelle sue mani. Il sindaco Piero Capizzi, dopo le dimissioni del segretario del Pd, Toti Zuccaro, maturate nel corso del direttivo cittadino di ieri sera, si trova a dover fronteggiare una situazione che se prima era difficile, adesso lo è ancor di più.

Se prima, per rendere l’idea, il primo cittadino sapeva di avere di fronte un interlocutore ufficiale del partito che assieme alla “sua” Alternativa Civica” regge le sorti della città, adesso si trova senza questo rappresentate e sarà costretto ad intavolare una trattativa, in grado di risolvere in tempi brevi la crisi di giunta, con esponenti “alternativi” al segretario. Sull’argomento Capizzi non usa giri di parole, intenzionato, più che mai, a chiudere al più presto questa situazione di impasse: “Il partito democratico – racconta il sindaco a Monreale News – non faccia subire alla città le sue tensioni, le sue beghe e le sue conflittualità interne. Dimostri di avere quella logica di governo che ha avuto finora. Dispiace davvero assistere a queste situazioni, perchè un partito così frammentato non è un bene per nessuno e sarebbe meglio un partito unito e coeso. Il Pd mi dia al più presto le indicazioni, ma che siano espressioni di un partito unico e non fatto di tante cordate. Monreale non può e non deve dipendere da tutto ciò. Se non è in grado, lo dica alla città e lo dica presto”.

Facendo un passo indietro Capizzi si dice stupito dalla presa di posizione di chi grida adesso contro questo azzeramento delle deleghe, considerando che “la rivisitazione della giunta, della quale si parla già dallo scorso mese di maggio, era stata condivisa da tutto il partito ed anzi era stata sollecitata soprattutto dalla frazione minoritaria di esso”.

Adesso, però, per il primo cittadino, che conferma di avere imboccato la strada del “no al doppio incarico” non è più tempo di indugi: “Si vada avanti subito, mi aspetto indicazioni rapide, per costruire una giunta più forte di quella di prima”.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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