È caos in casa Pd: si dimette il segretario Toti Zuccaro

Il direttivo cittadino finisce nella maniera che nessuno si aspettava

MONREALE, 14 settembre – Chi pensava, o magari sperava, che il direttivo cittadino del Pd, riuscisse a trovare la quadra del cerchio ed arrivare a presentare una rosa di nomi al sindaco Capizzi per una nuova fase amministrativa, ha dovuto presto riporre i suoi propositi nel cassetto.

Il direttivo cittadino si è concluso con una situazione di caos generale, figlia del clima da polveriera che si respirava da tempo, ma si è concluso nella maniera che probabilmente nessuno si aspettava: Toti Zuccaro, segretario cittadino, si è dimesso. Da domattina, quindi, alla crisi di giunta si somma quella del partito, di maggior peso cittadino, rimasto senza vertici e che adesso, ma con tempi che non sono quelli della ricomposizione della giunta, devono essere rieletti.

Le dimissioni di Zuccaro, annunciate stasera, ma che saranno formalizzate domani, sono arrivate quando lo stesso segretario ha lanciato la proposta di ricevere un mandato per presentarsi in prima persona al sindaco Capizzi e gestire, quindi, sulle sue spalle la crisi di giunta.

19 i componenti del direttivo quelli che hanno detto sì alla proposta di Zuccaro, 21 quelli contrari, appartenenti in maniera compatta a tutte le aree diverse da quella del segretario. Astenuto Ignazio Davì, capogruppo consiliare del Pd. Logiche, quindi, e conseguenziali le dimissioni, diventate quasi “fisiologiche” alla luce di numeri che non hanno suffragato una maggioranza all’interno del partito.

Alla proposta da “all in” lanciata da Zuccaro si era arrivati dopo un direttivo dai toni quanto mai accesi, nel quale, tutte le aree indistintamente hanno messo sul tappetto tutta la loro insoddisfazione per la conduzione del partito ed anche più, insoddisfazione che ha poi fatto impallinare la segreteria.

Cosa succederà adesso? Con le dimissioni di Zuccaro il sindaco Capizzi non avrà più un interlocutore ufficiale, ma molto probabilmente si troverà a dover dialogare con gruppetti e gruppuscoli che, ognuno da parte sua, andranno a tirare la giacca del primo cittadino, chiedendo credito e spazio in giunta. Il sindaco, da parte sua, avrà da risolvere i problemi di casa propria, cosa che non appare nemmeno come estremamente agevole. Insomma, se prima pioveva, adesso grandina. E speriamo che non nevichi…