Monreale, approvato in giunta il bilancio di previsione 2016-2018

“Salvaguardia dei servizi e ottimizzazione della spesa le prerogative del documento”

MONREALE, 1 agosto - E' stato approvato dalla Giunta di Monreale il bilancio di previsione per l'esercizio in corso e per il triennio 2016/2018. Il documento adesso sarà sottoposto al collegio dei revisori e quindi approderà in Consiglio comunale.

Al riguardo dello strumento finanziario, votato ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano, il sindaco di Monreale, Piero Capizzi, ha sottolineato le enormi difficoltà che attraversano i Comuni, stretti nella morsa della ristrettezza finanziaria e nella complicazione amministrativa e contabile.
“Malgrado le tante restrizioni e i tanti vincoli che rendono impossibile la vita agli amministratori e producono palesi difficoltà agli amministrati – ha dichiarato il primo cittadino – l'amministrazione comunale con l'approvazione del bilancio di previsione del prossimo triennio, ha centrato un altro fondamentale obiettivo. L'elaborazione del documento è stata particolarmente complessa perchè maturata in un contesto di finanza locale che ha subito e continua a subire svariate evoluzioni. Questo previsionale – ha concluso Capizzi – ha tenuto conto infatti delle novità intervenute e della piena applicazione della nuova contabilità armonizzata, del rendiconto 2015 ma anche della complessa situazione finanziaria determinata dall'incertezza dei trasferimenti economici da parte della Regione e del Governo nazionale”.

Sulla base delle linee di mandato tracciate da Capizzi, quattro sono i punti cardine del Previsionale 2016-2018: rigore finanziario e ottimizzazione della spesa, potenziamento nella gestione delle entrate e della capacità di riscossione, mantenimento dei servizi in ambito sociale e non inasprimento della pressione fiscale.
Nel documento diversi sono i tagli registrati alla politica con la riduzione sostanziale dell'indennità riservata al sindaco così come ai gettoni di presenza destinati alle Commissioni, l'eliminazione dell'auto di rappresentanza e dell'apparecchio di telefonia mobile destinati al primo cittadino. Tra le voci di spesa anche il costo relativo al collegamento Amat, una spesa nuova per le casse comunali che graverà per circa 100 mila euro annui.

L’amministrazione comunale, da una prima lettura del documento, quindi, sembra volere preservare i servizi resi nell’ambito del sociale e dell'istruzione, delle politiche giovanili, del turismo, dell'urbanistica e dell'assetto del territorio, pur in una necessaria ottica di ottimizzazione della spesa che si concretizza principalmente con rigorosi tagli alle spese superflue, senza incrementare le tasse ai cittadini.